Prima si sono insultati pesantemente sugli spalti per un duro scontro di gioco, poi si è passati alle mani in faccia, con un pugno scagliato tra occhio sinistro e zigomo. Era accaduto nel mese di febbraio durante la partita di Terza Categoria tra Real Desenzanese e Progetto Sport Giovani (in provincia di Brescia), ma la Procura Federale ha preso una decisione solo qualche giorno fa. Il dirigente del club casalingo, Giancarlo Giovinazzo, per il pugno contro la madre di un calciatore avversario è stato squalificato nove mesi da ogni attività sportiva e alla società, per cui è tesserato (ovvero la Real Desenzanese), è stata inflitta una multa di 800 euro.
L’accaduto
I fatti risalgono allo scorso 18 febbraio. Durante la sfida di campionato – valida per il girone B della stagione 2023/24 – tra Real Desenzanese e Progetto Sport Giovani, dopo un duro scontro di gioco (che ha portato all’infortunio di un calciatore locale) si sono scaldati gli animi sugli spalti. La madre di un calciatore della squadra ospite, Cristina, aveva cercato di prendere le difese di alcuni dei ragazzi coinvolti dopo i ripetuti insulti, compresi quelli del segretario della Real Desenzanese, Giancarlo Giovinazzo. “Si fa il 118, non sa nemmeno il numero all’ambulanza”, avrebbe detto scocciata la signora a Giovinazzo nel vederlo titubante per chiamare i soccorsi. La reazione del segretario, offeso per le parole, si è trasformata in un pugno al volto della donna: “Ma come hai fatto a picchiare una donna?”, si era sentito urlare tra le tribune. Giovinazzo si era difeso dalle accuse sostenendo di essere stato colpito dalla signora. La donna, otto mesi fa, aveva peraltro dichiarato ai Carabinieri presenti sul posto che la vicenda per lei si sarebbe potuta concludere sul momento se Giovinazzo si fosse scusato.