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“Sì, ho perso il sorriso. La gente pensa che vincendo non si abbiano problemi, ma non è vero”: Sinner confessa il suo dolore

I tormenti del tennista azzurro: "Il successo non mi cambierà mai come persona"

Trionfare per la settima volta in questa stagione, dominando nella finale di un Masters 1000 contro uno dei tennisti più forti di sempre come Novak Djokovic. Numero 1 al mondo, primo italiano nella storia a riuscirci. Due Slam vinit, record riscritti, torneo dopo torneo. Ci si aspetterebbe una gioia irrefrenabile, anche se la sua compostezza lo ha sempre frenato in pubblico. Eppure, a Shanghai c’è qualcosa che non va. Questa volta, a Jannik Sinner è mancato anche il sorriso. Un comportamento impassibile e freddo – molto più del solito – evidenziato anche da Paolo Bertolucci in telecronaca su Sky Sport. Ed è stato lo stesso campione azzurro a confessare dopo la vittoria tutto il suo dolore: “Quest’anno è stato molto, molto duro per me a causa di altre circostanze e a volte ho perso un po’ il sorriso perché ho avuto alcuni problemi fuori dal campo. E certe cose sono ancora nella mia mente. Quindi, non è mai facile giocare in questo tipo di circostanze in cui mi trovo”.

Dentro di sé, Sinner ha il pensiero fisso e logorante di qualcosa che è più grande di lui e che non può controllare. Circostanze riconducibili all’attesa per il pronunciamento del Tas sull’appello della Wada, in riferimento al caso Clostebol per contaminazione involontaria. Da ormai due mesi, non si fa altro che parlare di quello: Sinner ha continuato a giocare e vincere, ma nel mezzo riflessioni e “notti insonni”. “La gente pensa che vincendo o avendo successo non si abbiano problemi, ma non è vero. Mi trovo in una situazione scomoda fuori dal campo. Vorrei non esserci così da giocare più liberamente e cercare persino di godermela un po’ di più. Ma devo accettarlo. Mi sento forte quando scendo in campo e do il massimo in partita o in allenamento”, spiega Sinner. Che in campo riesce ad essere più forte di tutto e tutti. Ma, una volta posata la racchetta, arrivano anche i momenti di sconforto: “Quello che ho imparato è che il successo non mi cambierà mai come persona. Sono molto contento di tutte le persone che ho intorno e so di chi posso fidarmi, questa per me è la cosa più importante”. Tante ne ha cambiate nell’ultimo periodo, soprattutto all’interno del team.

I dati di una stagione da numero 1 al mondo
Da questa estate, e fino alla fine del 2024, Jannik Sinner rimarrà stabilmente in testa alla classifica Atp: sono 65 vittorie e solamente 6 sconfitte nel 2024. Una stagione iniziata con il successo agli Australian Open ma con un ultimo capitolo ancora tutto da scrivere. Nel mezzo, altri trionfi, il forfait alle Olimpiadi, il caso doping causato da una contaminazione involontaria da Clostebol e poi il trionfo agli Us Open. Successivamente, un’altra batosta dalla WADA (Agenzia mondiale antidoping) che ha deciso di fare ricorso alla Corte Arbitrale dello Sport di Losanna. Nell’occhio del ciclone, dopo alcuni legittimi momenti di sconforto, Sinner ha continuato a giocare e vincere da numero 1. Come accaduto nel Masters 1000 a Shanghai contro Djokovic. Per concludere un 2024 già di per sé leggendario, mancano all’appello le Atp Finals a Torino e le finali di Coppa Davis.

I prossimi impegni di Sinner
Dopo aver trionfato a Shanghai, e successivamente al forfait per l’Atp 500 di Vienna, per Sinner il 28 ottobre comincerà l’ultimo Masters 1000 della stagione, quello di Parigi Bercy. Nel mese di novembre, gli ultimi impegni della sua stagione: prima le Atp Finals a Torino, poi le finali di Coppa Davis a Malaga, in programma dal 19 al 24 novembre.