“Pur se non si sono registrate vittime o danni ingenti io penso che non si possa considerare accettabile” l’attacco di Israele all’Unifil “ed è la posizione che l’Italia ha assunto con determinazione a tutti livelli e la posizione che io stessa ho ribadito a Netanyahu: pretendiamo che venga garantita la sicurezza dei nostri soldati sia quelli impegnati nella missione Unifil sia nella missione bilaterale, che insieme al resto della comunità internazionale hanno contribuito per anni alla stabilità del confine tra Israele e Libano”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante le comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo, sottolineando che “l’atteggiamento delle forze israeliane è del tutto ingiustificato oltre a rappresentare una palese violazione della risoluzione 1701 del consiglio di sicurezza Onu”. Per contro, ha proseguito, non si può “non tenere conto della violazione della stessa risoluzione compiuta negli anni da Hezbollah”.

La posizione del nostro governo è che si debba “lavorare alla piena applicazione della risoluzione, rafforzando la piena capacità di Unifil e delle forze armate libanesi”.

Meloni ha però ricordato il massacro del 7 ottobre 2023. “Ricordare e condannare con forza ciò che è accaduto il 7 ottobre 2023, è il presupposto di ogni azione politica che dobbiamo condurre per riportare la pace in Medio Oriente, perché sempre più le pur legittime critiche a Israele si mescolano con un giustificazionismo verso organizzazioni come Hamas ed Hezbollah, e questo, piaccia o no, tradisce altro”, ha aggiunto. Secondo Meloni questo “tradisce un antisemitismo montante che, credo, debba preoccuparci tutti. E le manifestazioni di piazza di questi giorni lo hanno, purtroppo, dimostrato senza timore di smentita”.

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