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Brasile, essenza dalle mille sfumature

Il cuore del Sud America spazia nel verde della foresta più grande del pianeta e in una vita a colori. Il Carnevale e la samba, ma anche quella malinconica“saudade” che colpisce dolcemente, come un pallone da calcio, sfida e delizia per migliaia di tifosi. Tanti contrasti e immancabili certezze: i gol di Pelè, le braccia spalancate del Cristo Redentore, il paesaggio di Copacabana, e qualche caipirinha per brindare ad una terra “maravilhosa”

Testo e Foto di E.Bittante - Alpitour World

Se esiste per l’Africa, si dovrebbe chiedere anche per il Brasile: parliamo di quel “mal” che è una rivelazione, una panacea dolce amara, quella inconfondibile sensazione di nostalgia, mancanza e malinconia che solo un luogo magico può lasciarti una volta che te ne allontani. Questo Paese lascia il segno, e lo fa in mille modi, quel che resta la chiamano “saudade” ed è fatta di ricordi meravigliosi. Il Brasile è un tuffo nella natura selvaggia ed incontaminata: la Foresta Amazzonica, il polmone verde del mondo vasto 6,5 milioni di km², le potenti Cascate di Iguazú al confine con l’Argentina e il Paraguay, uno spettacolo unico e potente, la bellezza di innumerevoli paesaggi, territori che ospitano una strabiliante biodiversità, dalle specie vegetali a quelle animali. La zona del Pantanal per esempio, la più grande pianura alluvionale del mondo, è caratterizzata da una fauna unica come giaguari, caimani e tante creature incredibili, così arcipelaghi simili a paradisi terrestri come le isolette vulcaniche di Fernando de Noronha, a 350 chilometri dalla costa brasiliana, più che eden, veri e propri luoghi dell’anima.

L’essenza brasiliana è anche la sua gente, il ritmo di una vita scandita dalla gioia. È il Carnevale che impazza lungo le strade e che affolla le piazze in un turbinio di musica e colori, il Capodanno, festeggiato non come una fine ma sempre come un nuovo inizio. È la tradizione in musica, nelle melodie della bossa nova di Joao Gilberto, e nei passi di danza di Carmen Miranda, regina indiscussa della samba. Una grande realtà che si racconta anche in simboli e rituali, dal Cristo Redentore che “veglia” Rio e la fede nazionale, e il “Candomblé”, una religione animista afrobrasiliana nata tra gli schiavi africani che consiste in riti propiziatori con numerose varianti in tutto il Paese. Il Brasile è tante cose: il sole dardeggiante che bacia la spiaggia di Copacabana, così una fitta coperta equatoriale di nuvole basse: “Chi desidera vedere l’arcobaleno, deve imparare ad amare la pioggia”. Lo scrive Paulo Coelho, che il suo Paese lo conosce bene.

Carnevale o Capodanno? Brasile tutto l’anno

Il Brasile è una terra dagli orizzonti infiniti. Per cominciare a scoprirlo puoi partire per un viaggio che include natura e cultura: Made By Turisanda ha creato Essenza brasiliana, un tour di 9 giorni e 7 notti che racchiude esperienze bellissime, visita le città più iconiche e uno degli spettacoli della natura più belli del creato, le Cascate di Iguazú, 205 km da percorrere partendo da Rio de Janeiro, affacciata sulla meravigliosa Baia di Guanabara. La città carioca è un simbolo del Paese e rivela una doppia anima, quella di importante centro nevralgico per l’economia, dinamica e accogliente, e quella complessa della favelas. A vegliare i contrasti urbani il Cristo Redentore, situato sulla cima del Monte Corcovado a 710 metri. L’enorme statua, Patrimonio dell’umanità UNESCO insieme al resto del paesaggio carioca, è alta ben 38 metri e raffigura il Salvatore con le braccia aperte in segno di pace. A troneggiare la città anche il famosissimo “Pan di zucchero”, che a dispetto del dolce nome è un monolite di granito alto 396 metri, comodamente raggiungibile prendendo la funivia che gli abitanti amano chiamare “bondinho”. Questo iconico rilievo incornicia le belle vedute sulle spiagge di Copacabana e di Ipanema, dove la vita balneare è frizzante tutto l’anno. Per gli appassionati, pit top anche al “Jornalista Mário Filho”, meglio noto come Maracanã, lo stadio dove si sono sfidate le più grandi squadre di calcio e i grandi campioni del calibro di Pelè, Ronaldo e Neymar che hanno fatto sognare milioni di tifosi in tutto il mondo.

Il tour prosegue facendo tappa anche nel cuore del Paese, per una visita alle magnifiche Cascate di Iguazù, sia dal versante argentino che da quello brasiliano, poiché segnano la frontiera naturale tra i due stati. Gli indios Guaranì le hanno chiamate “grandi acque a buona ragione: queste straordinarie cascate si estendono su un fronte di quasi 3 km con la bellezza di 275 salti d’acqua separati tra loro, la cui altezza varia tra i 60 e gli 82 metri. La gola dove convergono più getti d’acqua è chiamata “Gola del Diavolo”: un muro d’acqua oltre gli 80 metri che nebulizza una scia di nebbia alta 150 metri con giochi di riflessi incredibili. Incanto per gli occhi, sfida per le orecchie: il rumore dell’acqua che scivola sulle rocce è talmente forte da non permettere di udire nient’altro.

L’ultima tappa del viaggio è Salvador de Bahia, nell’omonimo stato di Bahia, situata sulla riva della baia “Todos los Santos”, ad un passo da spiagge favolose. La città rivela una delle atmosfere più autentiche e affascinanti del Brasile, non solo per il pittoresco centro che conserva numerosi edifici storici come quelli del quartiere di “Pelourinho”, riconosciuto dall’UNESCO come il complesso coloniale più importante delle Americhe, ma anche per le tradizioni, usi e costumi che fondono il misticismo con le classiche convenzioni religiose. Salvador ha conservato l’anima africana attraverso i riti del candomblé, termine di origine bantu che significa “danza di neri”, una religione animista afrobrasiliana, nata tra gli schiavi africani di etnia Yoruba che venera le divinità Orishas. I rituali si ripetono ogni venerdì durante i quali migliaia di fedeli vestiti di bianco si recano ad omaggiarli (ai turisti è permesso assistere ma non scattare foto). Non passano inosservati anche i gruppi spontanei che danzano la capoeira, un mix di mosse di combattimento e passi di danza che rendono la “lotta” una coreografia, grazie ad una precisa tecnica fatta di equilibri e sincronizzazione perfetti.

L’essenza del Brasile rivela coinvolgenti tradizioni in ogni periodo dell’anno. Il Carnevale ad esempio non ha bisogno di presentazioni, e si conferma quello più importante del mondo. Con il tour Carnevale a Rio di Made by Turisanda avrai l’opportunità di partecipare ad una festa che supera persino le aspettative, così il Capodanno a Rio è tutt’altra storia. Dimentica il cappotto e la sciarpa, il dress code per la serata è in costume da bagno e infradito, al massimo vestiti leggeri, rigorosamente bianchi come vuole la tradizione brasiliana che deriva dalle credenze del candomblé, secondo la quale gli abiti candidi simboleggiano la rinascita, la pace e la purificazione dell’anima. Una grandissima festa che puoi vivere con il tour Capodanno a Rio di Made by Turisanda e aspettare il count down proprio a Copacabana, dove allo scoccare della mezzanotte iniziano le danze di luci del “Queima de fogos de Copacabana”, lo show pirotecnico che illumina l’arrivo dell’anno nuovo e la spiaggia più famosa del Brasile.

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