Il gruppo Google, alle prese, come gli altri colossi tech, con i giganteschi consumi energetici dei data center necessari per l’Intelligenza artificiale, ha deciso di investire nello sviluppo della prossima generazione di energia nucleare. La scelta è caduta sulla statunitense Kairos Power, società che sta costruendo piccoli reattori modulari (smr). Mountain View ha siglato un accordo per sei o sette reattori, per una capacità totale di 5000 MW. L’energia verrà fornita appena i reattori inizieranno a rifornire le reti elettriche statunitensi. Sebbene gli SMR abbiano un costo di capitale iniziale relativamente contenuto, la loro competitività economica deve ancora essere dimostrata nella pratica.
“Questa decisione fa parte di uno sforzo per portare in rete elettricità senza emissioni di carbonio mentre stiamo costruendo i data center”, ha affermato Michael Terrell, direttore energia e clima presso Google. Si prevede che le forniture di energia inizino tra il 2030 e il 2035. La crescente domanda di energia che proviene da big tech sta spingendo i fornitori a costruire più centrali a gas naturale, minando obiettivi ambientali già a rischio.
Per alimentare i suoi data center Microsoft ha ottenuto che venga riattivata la centrale nucleare di Three Miles Island, in Pennsylvania, dove, nel 1979, si verificò il più grave incidente nucleare nella storia degli Usa. Microsoft ha raggiunto un accordo ventennale e permetterà di riattivare nel 2028 l’unità 1, vicina a quella danneggiata nell’incidente.