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“I primi tempi, quando facevamo l’amore, in dieci minuti aveva già fatto dieci posizioni. Ci ho messo un anno per dirgli che volevo altri gesti”: Rozsa Tassi, la moglie di Rocco Siffredi, si racconta

"All'epoca non avevo mai visto un suo film e a quel Festival non era andato per fare il porno", le parole della modella che si è raccontata a Le Iene

È stata Rozsa Tassi Caracciolo a raccontarsi nella puntata de Le Iene de 14 ottobre. Lo ha fatto con un monologo, momento ‘classico’ della trasmissione di ItaliaUno con protagonista un personaggio diverso ogni settimana. La moglie di Rocco Siffredi ha esordito con l’occasione in cui ha incontrato per la prima volta l’attore porno più famoso del mondo: “L’ho conosciuto nel 1993 a Cannes. All’epoca non avevo mai visto un suo film e a quel Festival non era andato per fare il porno, figuriamoci se potevo immaginare di innamorarmi di Rocco Siffredi. Non sapevo neppure chi fosse. Io ho conosciuto Rocco di Ortona, non quello che per tante era un supereroe”. E ancora: “Quando ci siamo innamorati, lui era molto combattuto e, in effetti, essere la moglie di Rocco Siffredi in alcuni momenti è stato impegnativo. I primi tempi quando facevamo l’amore in dieci minuti aveva già fatto dieci posizioni. Sembrava di stare sulle montagne russe. Ci ho messo un anno prima di confessargli che volevo altri gesti, altre tenerezze”. E Siffredi lo scorso aprile 2024, all’Adnkronos aveva spiegato: “Da quando ho abbandonato il set, il sesso con Rozsa è molto più bello”, con riferimento al suo essere dietro le quinte della sua Accademia del Porno e non più protagonista dei film. Tassi e Siffredi sono sposati dal 1993 e hanno due figli ma certe volte per lei non è stato facile affrontare i pregiudizi: “Facevo la modella e ai casting se capivano che ero la moglie di Rocco Siffredi improvvisamente il lavoro veniva cancellato… In banca un giorno il direttore senza timore mi disse ‘ma dai, sei la moglie di Rocco, lui non è geloso’. Pensavano che appartenessi a tutti, ma questo vuol dire ragionare con il … e non con il cervello (…). Non andava meglio con le donne che mi facevano sempre la stessa domanda “non sei gelosa?”. E io rispondevo sicura: ‘No, perché io so dove è mio marito. Tu invece? Lo sai dove è il tuo?'”.