Era stato squalificato a vita dopo aver tirato calci e pugni all’arbitro Halil Umit Meler in campo al termine della partita dell’11 dicembre 2023 fra Ankaragucu e Rizespor, per un rigore giudicato controverso e assegnato alla squadra avversaria nei minuti finali. I padroni di casa erano stati puniti con un’ammenda di 65mila euro e cinque partite a porte chiuse. Inizialmente arrestato e poi escluso dal mondo del calcio, ora Faruk Koca – ex presidente del club turco dell’Ankaragucu – rischia 13 anni di carcere. Questa la richiesta del pubblico ministero: ora, Koca è sotto processo e davanti alla polizia dovrà rispondere di quanto accaduto in campo lo scorso anno.
MKE Ankaragücü Spor Klubü başkanı, eski AKP milletvekili, Erdoğan’ın başbakan iken Keçiören’de oturduğu evin sahibi Faruk Koca, Ankaragücü-Rizespor maçı sonrasında yumruk atarak hakem Umut Melen’i yere düşürüyor. Yere düşen hakeme yerde 10 kişi tekmelerle vuruyor.
Faruk bey, bir… pic.twitter.com/ECGL6j7BvQ— Ümit Özdağ (@umitozdag) December 11, 2023
La ricostruzione
“Mentre ero a terra, tutte le persone mi hanno preso a calci in faccia e in altre parti del corpo molte volte. Faruk Koca mi ha detto ad un certo punto, ‘Ti finirò, ti ucciderò‘”. Questa era stata l’agghiacciante testimonianza dell’arbitro aggredito da Faruk Koca. Un evento che aveva portato alla sospensione di tutti i campionati in Turchia. L’ex presidente dell’Ankaragucu, fra il 2002 e il 2011, è stato parlamentare nelle liste dell’Akp (partito dell’attuale presidente Recep Tayyip Erdogan, all’epoca premier). In seguito a quanto accaduto a dicembre in campo, lo stesso Erdogan aveva espulso Koca dal partito.