“L’approccio ideologico che ha accompagnato la nascita e ha sostenuto finora lo sviluppo del Green Deal europeo ha creato effetti disastrosi. È una posizione che noi abbiamo sostenuto fin dall’inizio, spesso in splendida solitudine, e che oggi, finalmente, è diventata invece patrimonio comune. Perché non è vero che per difendere l’ambiente e la natura l’unica strada percorribile sia quella tracciata da una minoranza palesemente ideologizzata”. Così la premier Giorgia Meloni, nel corso delle sue comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo.

“Anche i più convinti e integralisti sostenitori di questo approccio si sono resi conto che non ha alcun senso distruggere migliaia di posti di lavoro, smantellare interi segmenti industriali che producono ricchezza e occupazione e condannarsi a nuove dipendenze strategiche, per perseguire obiettivi impossibili da raggiungere” ha sottolineato la presidente del Consiglio, aggiungendo inoltre che “inseguire la decarbonizzazione al prezzo della deindustrializzazione” è “un suicidio”. “Non c’è nulla di verde in un deserto e nessuna transizione verde, alla quale guardiamo con favore, è possibile in una economia in ginocchio”, ha concluso.

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