Il gruppo Leonardo (controllato al 30% dallo stato) e la tedesca Rheinmetall hanno firmato l’intesa per la costituzione della joint venture annunciata lo scorso luglio. Avrà sede legale a Roma e sede operativa a La Spezia. Si tratta di un’ alleanza italo-tedesca per la costruzione di carri armati che nasce, innanzitutto, per soddisfare le megacommesse da oltre 20 miliardi in 10 anni dell’Esercito Italiano per rinnovare la vecchia flotta degli Ariete e dei Dardo, con 280 carri armati, in parte in versione da combattimento e in parte in versione da supporto, e più di mille cingolati leggeri. Il Panther KF51, sviluppato da Rheinmetall, costituirà la base per il nuovo carro armato che sostituirà l’Ariete nell’esercito italiano
Il nome dato alla nuova società paritetica è Leonardo Rheinmetall Military Vehicles. La ripartizione del lavoro sarà al 50% tra Leonardo e Rheinmetall, con il 60% delle attività da svolgere in Italia. La nuova società punterà anche sull’export e, soprattutto, sulle opportunità del futuro programma per un nuovo carro armato pesante europeo. Nel complesso, è un mercato che è stato stimato del valore di oltre 50 miliardi.
La Joint venture nasce infatti “con l’obiettivo di formare un nuovo nucleo europeo per lo sviluppo e la produzione di veicoli militari da combattimento in Europa”, ricordano i due partner. “Si tratta di un passo significativo verso la creazione di un sistema della difesa europeo basato su piattaforme specializzate condivise”, ha detto l’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani. “Rheinmetall e Leonardo, sottolinea, puntano a sviluppare tecnologie all’avanguardia in grado di competere a livello internazionale“. “Abbiamo avuto delle telefonate, ci sono dei contatti”, dice poi l’a.d. di Leonardo, rispondendo ad una domanda sull’eventuale interesse di altri competitor ad entrare nella joint venture.
“Stiamo creando un nuovo peso massimo nella produzione europea di carri”, commenta il numero uno di Rheinmetall Armin Papperger. “Leonardo e Rheinmetall, due principali fornitori europei di tecnologie per la difesa uniscono le forze per realizzare progetti ambiziosi. Ci rivolgiamo, in prima istanza, al mercato italiano, ma ci rivolgeremo anche ad altri paesi partner che in futuro avranno bisogno di modernizzare i loro sistemi di combattimento. Rheinmetall possiede le tecnologie perfette per le esigenze dell’Italia”.
Entrambi i gruppi hanno beneficiato dell’incremento delle commesse innescato dalla guerra in Ucraina e dei piani per un incremento dei budget per la difesa messi a punto da diversi paesi europei. Solo nell’ultimo anno il valore delle azioni di Leonardo è cresciuto di quasi il 50%, quelle di Rheinmetall di oltre l’80%.