La nave Libra, della Marina militare italiana, è arrivata al porto di Shengjin, in Albania, dove è previsto lo sbarco di 16 persone migranti soccorse in acque internazionali dalla guardia costiera. Si tratta di 10 egiziani e sei bengalesi, soccorsi lo scorso 13 ottobre a bordo di due imbarcazioni di fortuna, la prima partita da Sabratha, la secondo da Zuara, entrambe località della Tripolitania.
I migranti, saranno portati in prima battuta all’hotspot di Shengjin, dove saranno sottoposti ai controlli sanitari e alle procedure di identificazione. Subito dopo i destinatari di provvedimento di rimpatrio o misure restrittive della libertà personale saranno spostati nel Cpr di Gjader.

L’operazione è stata difesa dalla premier Meloni anche ieri in Parlamento, parlando di “una strada nuova e coraggiosa” e attaccando l’ong Sea Watch dopo lo scontro già avvenuto sui social domenica sera. Un attacco che potrebbe anticipare lo scontro con le toghe. Come anticipato dal fattoquotidiano.it, infatti, una sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea rischia di mandare all’aria il piano dell’Italia.

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