La parola ‘infamia’ usata da Meloni nella chat di Fratelli d’Italia? Come ha detto Bersani, forse un po’ esagerando, si usa tra i rapinatori o tra quelli della curva Nord e della curva Sud. Ma io credo che la Meloni non si sia resa conto che la parola ‘infamia’ è carica di questo significato malavitoso. Secondo me è solo una scarsa padronanza della lingua italiana, perché lei non ha una grande frequenza linguistica, diciamo”. Così a Dimartedì (La7) lo scrittore e giornalista Corrado Augias commenta una parte del contenuto della chat interna a Fratelli d’Italia, svelata da Giacomo Salvini sul Fatto Quotidiano.

Poi si sofferma sulla classe politica attuale: “Una volta la classe politica, ovvero maggioranza e opposizione, Democrazia Cristiana e Partito Comunista, era tenuta insieme dal senso dello Stato. Non era assolutamente ammesso violare quel patto che si era stabilito nel 1947 durante la scrittura limpida della Costituzione, patto che andava mantenuto e che è stato mantenuto. Il guaio è cominciato quando, con la caduta dei partiti storici, si è aperta con Berlusconi, e via a seguire, la valanga nella quale stiamo ancora immersi“.

Augias conclude: “Berlusconi è stato il primo a non rispettare le istituzioni, a chiamare coglioni quelli che votavano per il Pci, a dire che chi faceva il magistrato e in particolare il pm aveva delle tare mentali che andavano emendate, non voleva riconoscere il ruolo dei sindacati, insomma tutto quello che era l’intelaiatura dello Stato. Berlusconi ha cominciato a vilipenderla“.

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