Gli erano stati trovati 15mila euro, in contanti, al momento dell’arresto. Ma il direttore generale di Sogei, Paolino Iorio, ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta di Roma per corruzione e turbativa d’asta, avrebbe ricevuto tangenti per oltre centomila euro dall’imprenditore Massimo Rossi con cui è stato bloccato lunedì sera a Roma dagli uomini della Guardia di finanza che stavano monitorando l’incontro. Gli inquirenti ipotizzano l’intervento di assegnazione di una serie di appalti – per cui sarebbero state versate bustarelle in contanti o sotto forma di false fatture – che riguardano anche il ministero della Difesa che dell’Interno nell’ambito dell’inchiesta per cui nel registro degli indagate sono state iscritte 18 persone e 14 società. I pm di piazzale Clodio hanno chiesto la convalida dell’arresto che gli permetterà di spiegare la sua versione dei fatti.

Martedì il manager è stato ascoltato dai pm di piazzale Clodio e ha fornito una sua versione. In base a quanto si apprende Iorio aveva contatti con l’imprenditore, con quale comunicava su una utenza mobile ad hoc, dal febbraio del 2023. Secondo l’accusa gli incontri avvenivano due volte al mese ma non sempre avveniva la cessione di denaro come, invece, accaduto lunedì quando Iorio è stato bloccato dalla Guardia di Finanza con 15mila euro contenuti in una busta. Per lui i pm Lorenzo Del Giudice e Gianfranco Gallo chiedono al giudice per le indagini preliminari la convalida dell’arresto con l’emissione di una misura cautelare per l’accusa di corruzione ed ora dovrà essere fissata udienza.

Nel corso delle perquisizioni è stata acquisita una “enorme mole di documenti e dati”. Tra i soggetti perquisiti anche Andrea Stroppa, referente in Italia di Elon Musk, a cui sono stati prelevati device che dovranno essere ora analizzati come il resto del materiale. All’uomo viene contestata il concorso in corruzione perché avrebbe ricevuto avrebbe avuto un documento riservato del ministero degli Esteri promettendo future commesse da SpaceX. Stroppa avrebbe ricevuto dal militare della Marina, anch’egli indagato, un documento interno della Farnesina. Il militare “ha inoltrato il documento “del ministero degli Affari Esteri redatto a margine di una riunione tenutasi in data 29 agosto scorso – è detto nel capo di imputazione – alla quale” l’indagato “prendeva parte in virtù del proprio-ruolo di Ufficiale della Marina Militare in forza al VI Reparto dello Stato Maggiore Difesa” e “avente ad oggetto la valutazione del progetto finalizzato all’impiego con scopi militari prima e dual use dopo, delle tecnologie satellitari fornite dall’azienda americana Space X” .

Per gli investigatori gli accertamenti hanno svelato “un articolato sistema corruttivo con diversi protagonisti e con ramificazioni sia all’interno del ministero della Difesa, sia in Sogei e sia infine al ministero dell’Interno“. Nel registro degli indagati infatti ci sono un ufficiale della Marina e un dirigente del ministero dell’Interno. Dalle carte dell’inchiesta emerge che l’indagine era avviata già da mesi con intercettazioni e pedinamenti che hanno portato gli inquirenti a individuare tangenti – anche sotto forma di false fatture – in cambio di appalti. Tra gli indagati c’è un ufficiale della Marina e un dirigente del ministero dell’Interno.

Sogei (Società generale d’Informatica) è controllata al 100% dal ministero dell’Economia e delle Finanze, e opera sulla base del modello organizzativo dell’in-house providing. In particolare, la società controllata Mef gestisce “servizi informatici in grado di governare la complessità del sistema pubblico, come il Sistema informativo della fiscalità e l’automazione dei processi operativi e gestionali del Ministero, Corte dei conti, Agenzie fiscali e altre pubbliche amministrazioni” come si legge sul sito e “per questo, da sempre, realizziamo servizi informatici in grado di governare la complessità del sistema pubblico, come il Sistema informativo della fiscalità e l’automazione dei processi operativi e gestionali del Ministero, Corte dei conti, Agenzie fiscali e altre pubbliche amministrazioni. “Sogei? Sta lavorando la magistratura, lo rispettiamo e non vedo cosa possiamo fare di più rispetto a un arresto in flagranza” dice il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, rispondendo a una domanda in conferenza stampa. Il presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza dell’Anagrafe Tributaria comunica: “Alla luce delle notizie che coinvolgono il direttore generale Business della Società Generale d’Informatica SpA, anche nell’ambito dell’indagine conoscitiva già avviata dalla Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria, è stata predisposta la convocazione per la prossima settimana del presidente e dell’amministratore delegato della Sogei SpA al fine di riferire in merito”.

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