“Ci hanno fatto mettere i cellulari in una scatola prima di entrare, per questo non esistono foto di quella festa. Succede spesso. La stessa regola era stata messa in passato a un’altra festa nella quale la star era Cristiano Ronaldo”. Queste le parole di Julia Franzen, modella svedese di 35 anni, che ha partecipato alla festa di giovedì scorso a Stoccolma, alla quale avrebbe preso parte anche Kylian Mbappé (mentre la nazionale francese era impegnata in Nations League). Una testimonianza rilevante, visto che di mezzo c’è un’accusa di stupro: secondo la stampa svedese, l’accusato è proprio Mbappé. Il calciatore del Real Madrid invece parla di fake news. Ma le parole della modella spiegano perché i contorni di quanto accaduto siano ancora tutt’altro che chiari.
Intervista da Expressen – peraltro uno dei primi media a rendere pubblica la notizia – Julia Franzen ha aggiunto: “Alcuni promoter sono ingaggiati con lo scopo di organizzare le feste e di trovare ragazze da portare. Solitamente ti inseriscono in una lista, così che ti possano contattare quando ce n’è bisogno. Di solito il requisito è essere di bell’aspetto e con una bella personalità”. A questa festa il calciatore francese avrebbe conosciuto la donna che l’ha poi accusato di stupro. Va ricordato che al momento c’è un fascicolo d’inchiesta aperto, ma il nome di Mbappé attualmente non compare tra gli indagati.
La ricostruzione
I fatti sarebbero riconducibili alla notte tra giovedì e venerdì 11 ottobre, proprio quando Mbappé era stato beccato prima in un ristorante e poi fuori da una discoteca di Stoccolma. Il presunto stupro per cui è stata aperta un’inchiesta (ma senza il suo nome), secondo il quotidiano svedese, sarebbe stato commesso nel centro della città: “La polizia ha ricevuto la denuncia sabato, dopo che la donna è stata sottoposta a delle cure“. Secondo l’entourage del calciatore francese, si tratta di calunnie: “Accuse totalmente false e irresponsabili, la loro diffusione è inaccettabile”. Notizie che hanno scosso anche la nazionale francese, in primis il ct Didier Deschamps: “Brutta notizia, ma bisogna distinguere il vero dal falso”.