“Confesso, confermo a tutto il mondo, con coraggio e non con spavalderia, con senso di giustizia e lealtà verso i cittadini, di essere l’aggressore di Barbara Capovani e di averla portata alla morte il 21 aprile del 2023 a Pisa nell’ospedale Santa Chiara, davanti al reparto di psichiatria dove lavorava”. Ha confessato in aula Gianluca Paul Seung, il 34enne a processo per l’omicidio della psichiatria aggredita nell’aprile 2023 all’esterno del Servizio psichiatrico diagnosi e cura di Pisa dove lavorava e morta dopo due giorni di agonia. È accaduto durante l’udienza del processo apertosi nel dicembre dell’anno scorso a Pisa. L’imputato, ex paziente della vittima, per la prima volta aveva ammesso le sue responsabilità con i periti che dovevano valutare la sua capacità di intendere e di volere.

“Erano le 17.53 quando mi sono recato lì mascherato e l’ho colpita con un oggetto contundente – racconta ancora Seung con calma e lucidità – sono andato lì per sfregiarla ma non per ucciderla, non è stato niente di premeditato”. Seung ha parlato per circa un’ora, rivolgendo accuse deliranti alla vittima. “Capovani è rimasta illesa da tutte le mie segnalazioni – ha detto – ed è per questo che nell’aprile 2023 ho deciso di fare quello che ho fatto”. Seung ha anche affermato che voleva “solo che la dottoressa perdesse i sensi per poter scappare ma le urla della signora delle pulizie mi hanno sorpreso, è per questo che ho colpito più forte e veloce, volevo solo far prima e scappare. Se non avessero capito che ero stato io, dopo un po’ di tempo avrei confessato”.

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