L'ex cantante accende la polemica sui social in occasione della partita di Nations League
“Vergogna, vergogna Italia“. Nelle ultime ore, la gara di Nations League tra la nazionale italiana e Israele ha fatto discutere non tanto per il risultato sportivo (gli Azzurri si sono imposti per 4-1), quanto per polemiche legate al coinvolgimento della nazionale israeliana nei tornei europei: una partita segnata dalla guerra in corso in Medio Oriente, compresi gli sviluppi degli ultimi giorni, con gli attacchi di Tel Aviv anche alle postazioni italiane dell’Unifil. Una situazione che non aveva voluto ignorare nemmeno il ct Luciano Spalletti, prendendo posizione alla vigilia del match con una dichiarazione al Tg1. Dalle manifestazioni Pro Palestina al calcio giocato, c’è chi come Roger Waters – ex bassista e voce dei Pink Floyd – non ha accettato la scelta dell’Italia di giocare comunque la gara. Con un video pubblicato sui social, il musicista ha definito Israele uno “Stato paria” con cui nessuno dovrebbe avere rapporti fino a quando non “si riunirà alla razza umana e non accetterà l’idea dei diritti umani universali per tutti i nostri fratelli e sorelle, compresi quelli tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo”. Turbato per quanto visto, Waters ha concluso il video esprimendo la sua indignazione e decidendo di spegnere la tv, dove stava proprio per iniziare la partita: “Devo spegnere, non posso più guardare“.
Perché Israele gioca in Europa?
Dopo l’invasione della Striscia di Gaza da parte di Tel Aviv, la Federazione palestinese è tornata a chiedere l’esclusione di Israele dalle competizioni Uefa e Fifa (come avviene ad esempio per la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina). Non è la prima volta: già nel 2015 l’intera Federazione araba portò avanti una corposa iniziativa, senza tuttavia ottenere nulla. Ma resta una domanda: perché Israele, collocata geograficamente in Asia, è affiliata alla Uefa e gioca le competizioni in Europa? Per anni, Israele ha vissuto una situazione di isolamento internazionale e senza avere una vera e propria confederazione regionale a causa di tensioni geopolitiche ed episodi di boicottaggio. Fino al 1994, quando la Uefa accettò la richiesta di Israele di entrare a far parte della Federazione europea. Furono soprattutto le ricche squadre di club a premere per questa soluzione, per poter partecipare ai tornei europei. Da quando è affiliata alla Uefa, Israele partecipa regolarmente alle qualificazioni per Europei e Mondiali.