Televisione

Luca Barbareschi s’infuria col giornalista: “Il mio programma uguale a Temptation Island? Nessuno lo ha mai detto. E dovreste iniziare a firmare con nome e cognome”

Il nuovo programma di Rai2 condotto da Luca Barbareschi in onda per cinque puntate da lunedì 21 ottobre si chiama Se mi lascio non vale. Proprio sul concetto di "nuovo" rischia di esplodere un piccolo caso televisivo, perché il meccanismo della trasmissione e il primo promo hanno fatto urlare al "plagio" e al "clone"

“Non c’entra assolutamente nulla con Temptation Island. Si posiziona su un genere editoriale diverso. L’obiettivo è quello di fare un docu-reality, un esperimento sociale, un luogo dove raccontiamo un percorso di sei coppie in cui tutti devono rispecchiarsi. Racconta storie di solitudini, di incomprensioni. Racconta storie che tutte noi possiamo incontrare nelle nostre storie di coppie”, ha spiegato Marcello Ciannamea, direttore Intrattenimento Prime Time, nel corso della conferenza stampa di presentazione di “Se mi lasci non vale“.

Il nuovo programma di Rai2 condotto da Luca Barbareschi in onda per cinque puntate da lunedì 21 ottobre. Proprio sul concetto di “nuovo” rischia di esplodere un piccolo caso televisivo, perché il meccanismo della trasmissione e il primo promo hanno fatto urlare al “plagio” e al “clone” del reality di Canale 5 prodotto dalla Fascino di Maria De Filippi: “Noi abbiamo pensato questo programma pensando di non farlo così. Era il nostro punto di riferimento da evitare. Partiamo da presupposti diversi, lì ci sono meccanismi scritti, costruiti”, ha spiegato Giovanni Anversa, vicedirettore Intrattenimento Prime Time, lanciando una stoccato al competitor. Barbareschi, attualmente impegnato a “Ballando con le Stelle” come concorrente, ha fatto sapere di non trovare somiglianze poiché “quel programma non l’ho mai visto”.

“Sei coppie in crisi accettano di partecipare al programma per rimettersi in gioco e ritrovarsi” vivranno “per quattro settimane in una villa un corso di educazione sentimentale”. Non solo: “Alla fine di questo percorso, puntata dopo puntata, le coppie prenderanno la decisione se continuare con modalità nuove, proseguire come prima oppure scegliere strade differenti”. Così la Rai nel corso della presentazione dei palinsesti lo scorso luglio aveva descritto “Se mi lasci non vale.

Il promo, con la voce fuori campo dell’attore, ha mostrato le prime immagini che richiamano per montaggio, velocita e inquadrature al docureality prodotto dalla Fascino di Maria De Filippi. La villa con piscina simile ai villaggi di fidanzati e fidanzate, persone incappucciate proprio come i tentatori e le tentatrici e per finire la frase finale di Barbareschi, di fatto identica a quella pronunciata da Filippo Bisciglia: “Io sono Luca Barbareschi e tutto questo è Se mi lasci non vale“.

“È un super programma: il regista ha fatto un lavoro visivamente stupendo. Per me non stare in uno studio è stato difficile: abbiamo trovato una chiave alla Truman Show in cui io sto in una regia con decine di schermi. Intervengo sulle dinamiche di coppie. Faccio riflessioni serie, anche se io avrei voluto farle più leggere. Rivedendolo probabilmente era giusto così”, ha detto Barbareschi in conferenza stampa concedendosi anche dichiarazioni discutibili: “Forse sarebbe interessante fare un programma sui gender. Esistono i gender giornalieri. Forse sarebbe interessante fare un programma del genere, con personaggi al limite della psicosi. A me piace fare un programma normale con coppie normali. Preferisco essere più ecumenico”.

L’attore e conduttore ha risposto in modo piccato a una domanda, alquanto innocua, del giornalista di Tvblog Niccolò Fabbri. “Fa tutto da solo lei, ha fatto la domanda rispondendo una cosa che non è vera, nessuno ha mai detto che è Temptation Island. E pretende una risposta sul perché non sarà come Temptation Island. Il monologo è interessante ma è molto comico, mi permetto di ricordarle che abbiamo fatto un programma diverso e lei continua a riportarlo su un suo presupposto”. Uno sfogo vero e proprio verso la testata: “Consiglierei a Tvblog di firmare con nomi e cognomi i commenti, di Lupo 32 e di Enzo 44 non gliene frega niente a nessuno. Ti viene il sospetto che ci sia qualcuno che vuole dire delle cattiverie con un nome fasullo. Cominciamo a chiamarci con nome e cognome e assumiamoci le responsabilità altrimenti è un gioco non pulito”.

In una nota apparsa sui social la redazione ha replicato alle accuse: “Oggi Luca Barbareschi ci ha accusato di non firmare i nostri articoli con nome e cognome. Ammesso che questo sia effettivamente necessario (e noi, per esempio, non siamo d’accordissimo) tutte le nostre recensioni e i nostri articoli di opinioni, da più di un lustro, sono firmati con nome e cognome. Siamo dispiaciuti perché evidentemente questa è la dimostrazione che Barbareschi, almeno negli ultimi anni, ci segue poco. È un peccato. Noi guarderemo il suo programma con il consueto interesse”.