Vale 1,6 miliardi, stando alle tabelle del Documento programmatico di bilancio, il pacchetto famiglia previsto dal governo per il 2025. Che comprende una “Carta per i nuovi nati” da 1000 euro l’anno che ricorda moltissimo il bonus bebè voluto da Berlusconi un ventennio fa. Tra il resto, la durata dei congedi parentali all’80% salirà da due a tre mesi. Ci sarà poi un incremento delle risorse a favore del bonus asilo nido. Nella tabella nulla si dice su eventuali modifiche all’assegno unico. In compenso vengono inserite anche misure che con la natalità hanno un legame solo indiretto: il rifinanziamento del Fondo di garanzia per la prima casa e del Fondo per le non autosufficienze e la Carta Dedicata a te per i nuclei con Isee molto basso.
Diverso il capitolo che riguarda la revisione delle detrazioni fiscali in favore delle famiglie con figli e a scapito dei single. Ci sarà un “tetto di spesa modulato in relazione al numero di figli” e “posizionato sulle fasce di reddito: da 0 a 50mila il tetto sarà più elevato da 50 a 100 mila sarà più basso, oltre ancora meno”, ha spiegato il viceministro Maurizio Leo. “Su quello si applicherà la detrazione di riferimento: se parliamo di interessi e spese mediche il 19%, se parliamo di ristrutturazione di immobili il 50%”. In sintesi ci sarà “un tetto rispetto al numero di figli e modulato rispetto alle fasce di reddito e poi si applica l’aliquota”.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha aggiunto che sarà confermato il taglio del canone Rai da 90 a 70 euro già previsto per il 2024.