“Quella in Albania è un’operazione di spregio alla dignità umana”. Lo dice al Fatto.it la presidente di Emergency Rossella Miccio nella giornata in cui la prima nave della Marina con sedici persone è arrivata al porto di Shengjin. “Si sprecano risorse pubbliche italiane che potrebbero essere usate molto meglio per creare accoglienza e diritti per tutti, per portare sedici persone in Albania in un vero e proprio lager” prosegue la presidente della Ong che definisce le strutture come “non dignitose e rispettose dei diritti umani”. Ma in gioco non c’è solo il destino dei migranti ma anche “i nostri principi e valori che vengono minati da scelte come questa”. Per la presidente della ong che dal 2022 è impegnata nel salvataggio di persone nel Mediterraneo con la nave Life Support “è preoccupante che l’Europa stia iniziando a considerare questo (dell’Albania ndr) come un possibile modello dopo quello dell’esternalizzazione delle frontiere e del finanziamento a paesi dove non c’è garanzia dei diritti umani anzi c’è un abuso vengano rispettati. L’Europa nasceva su altri presupposti, speriamo che si riesca a tornare ai valori delle origini”.
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