Il 31 ottobre sarà sciopero per il mondo della scuola. A proclamare la protesta è la Flc Cgil che ancora una volta ha scelto la strada più dura per dire no alle politiche del governo di Giorgia Meloni e del ministro Giuseppe Valditara. Una decisione che non è stata seguita dalle altre organizzazioni sindacali nonostante l’appello della sigla del sindacato di Landini . Il tentativo di conciliazione al ministero del Lavoro è andato a vuoto. La segretaria della Flc Cgil Gianna Fracassi ha annunciato la mobilitazione di tutto il comparto a fine mese. “Dalla controparte governativa – ha detto la segretaria – non c’è stata nessuna risposta alle nostre richieste di risorse aggiuntive per il rinnovo del contratto collettivo nazionale 2022/2024 al fine di tutelare la perdita del potere di acquisto dei salari erosi da un’inflazione che nel triennio di riferimento ha raggiunto quasi il 18 per cento”. Ma non solo. Secondo Fracassi il Governo si è mostrato indifferente anche per quanto riguarda la stabilizzazione del precariato a partire da ricerca e scuola, per il rafforzamento degli organici e contro nuovi tagli, per la salvaguardia della dimensione nazionale del Contratto contro qualsiasi ipotesi di regionalizzazione. La Cgil non ne vuole sapere delle invasioni di campo da parte del legislatore sulle materie contrattuali. Nei giorni scorsi d’altro canto all’incontro tra ministro e sindacati sull’avvio dell’anno scolastico Fracassi aveva già ribadito che “sul precariato le soluzioni devono essere immediate e radicali come peraltro chiede la stessa Commissione Europea che ha deferito il governo italiano alla Corte di giustizia europea per uso abusivo di contratti a termine e per una legislazione nazionale che li discrimina non riconoscendo loro un avanzamento stipendiale basato sull’anzianità”.
Rispetto al lavoro Ata la dirigente sindacale aveva sottolineato che “i diversi profili devono trovare adeguato riconoscimento professionale e salariale coerente con i carichi di lavoro e con il tipo di professionalità, che sono proprie dello specifico scolastico. E’ necessario altresì un piano di assunzioni straordinario che vada oltre il turn over”. Una presa di posizione particolarmente critica al punto da proclamare lo stato di agitazione che ha portato, poi, alla proclamazione dello sciopero.
Nei prossimi giorni la Flc Cgil è intenzionata a lavorare in ogni provincia per costruire una piattaforma che coinvolga più persone possibili. “Prendo atto che la Flc-Cgil, prima ancora che venga resa nota la proposta di legge di Bilancio, ha già proclamato lo sciopero – dichiara il ministro Valditara -. Evidentemente vi era l’intenzione di scioperare comunque. Curiosa la scelta del 31 ottobre come data dello sciopero, il giorno prima del ponte di Ognissanti“.
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La Redazione
Roma, 16 ott. (Adnkronos) - "Sulle pensioni, si è partiti dallo stop alla Fornero, con dichiarazioni roboanti, e adesso che sono in maggioranza si stanno caratterizzando per 'fine lavoro mai'. Le persone più sono anziane più si fa di tutto per trattenerle a lavoro, questo significa che si allontana la prospettiva dell'inserimento nel mondo del lavoro dei giovani. E con questa manovra si preannuncia anche la conferma di tutti quei tagli alle rivalutazioni delle pensioni dell'anno scorso. Nessuna revisione e rimangono tutte le tasse sui pensionati che l'anno scorso sono state introdotte". Lo dice Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, parlando con i cronisti davanti a Montecitorio.
Roma, 16 ott. (Adnkronos) - “C’è bisogno di fare chiarezza sui Cam”, Criteri ambientali minimi, “poiché sembra che passi il messaggio che essi obblighino all’acquisto di derrate alimentari biologiche a chilometro zero, come inteso nella legge 61 del 2022. Questa norma ha dato una nuova definizione di chilometro zero, ma in realtà il vincolo che i Cam impongono nella ristorazione scolastica è differente. Si tratta di acquistare il 50%, in peso, di prodotti ortofrutticoli biologici, rispettando tale percentuale nell’arco di 3 mesi”. Lo ha detto Alessandra Mascioli, Cnr - Istituto Inquinamento Atmosferico e Coordinatrice tavolo Cam, al Secondo Summit della Ristorazione Collettiva, oggi, al Cirfood District di Reggio Emilia in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione.
“I Cam sono accompagnati da una premessa che fornisce indicazioni aggiuntive e promuovono la flessibilità dei menù - spiega Mascioli - consentendo alle aziende di ristorazione di sostituire una specifica categoria di ortaggio con un’altra, a patto che le caratteristiche nutrizionali siano equivalenti e tenendo conto della disponibilità del mercato della materia prima biologica. Un altro tema rilevante - elenca - è quello del chilometro zero. Nei Cam non è stata aggiornata la definizione originaria, che considerava una distanza di 200 chilometri, che mirava a favorire l’accesso di prodotti biologici italiani nelle mense pubbliche, garantendo un certo margine di flessibilità nell’offerta. Il codice dei contratti pubblici prevede che le stazioni appaltanti debbano tenere conto dei criteri premianti dei Cam. Tuttavia, lascia un certo margine di discrezionalità su come attuarli. Il problema emerge nella fase attuativa, poiché le stazioni appaltanti devono valutare come applicare concretamente questi criteri premianti. Per affrontare queste difficoltà, sarebbe necessaria una circolare applicativa che chiarisse come le stazioni appaltanti dovrebbero effettuare un’analisi di mercato sui prodotti ortofrutticoli disponibili, in modo da stabilire se sia più opportuno indicare un raggio di 70 chilometri o mantenerne uno più ampio. Anche le aziende, durante la fase di gara, dovrebbero compiere un’analisi di mercato per capire cosa possono offrire”.
Infine, “un ulteriore punto riguarda la documentazione richiesta dai Cam per oggettivare i criteri e garantire una competizione leale in fase di gara - conclude Mascioli - Questa documentazione, piuttosto onerosa, potrebbe essere prodotta soltanto dal primo classificato in fase di aggiudicazione provvisoria, alleggerendo così il processo per gli altri concorrenti. Una circolare esplicativa sarebbe dunque necessaria per chiarire questi aspetti e migliorare l’applicazione pratica dei Cam”.
Roma, 16 ott. (Adnkronos) - "Noi abbiamo già fatto una proposta sulla riduzione dell'orario di lavoro, purtroppo c'è già un emendamento della maggioranza soppressivo. Questa maggioranza è davvero curiosa: noi portiamo proposte assolutamente ragionevoli a tutela dei cittadini, come il salario minimo legale che viene soppresso, poi riduzione dell'orario di lavoro e anche qui soppressione. Abbiamo portato anche, a mia prima firma, una proposta di legge per il conflitto di interessi, regole del gioco per rendere più trasparenti i processi democratici, e anche quella è stata affossata". Lo dice Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, parlando con i cronisti davanti a Montecitorio.
"Questa è una maggioranza che vuole soltanto perseguire il dissenso politico, addirittura resistenza passiva, e nello stesso tempo va a depenalizzare i colletti bianchi e per la classe politica. E' qualcosa di inaccettabile", conclude Conte.
Roma, 16 ott. (Adnkronos) - ''Ci saranno sicuramente'' nella manovra economica ''risorse'' per la sanità. ''La suddivisione tra questo anni e l'anno prossimo è in corso. Appena abbiamo i dati, li daremo''. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, parlando a margine del question time alla Camera della legge di bilancio approvata dal governo.
Roma, 16 ott. (Adnkronos) - "Sono inaccettabile gli attacchi che questo governo sta facendo a Scarpinato e che questa maggioranza sta facendo, ancora prima, a Federico Cafiero De Raho. Qui si sta ribaltando completamente l'ordine razionale delle cose. Addirittura contro due campioni dell'Antimafia che offrono competenza, una vita specchiata a combattere la mafia, hanno preparato un emendamento anti-Scarpinato e anti-De Raho per buttarli fuori dalla commissione Antimafia, non permetteremo mai una cosa del genere". Lo dice Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, davanti a Montecitorio.
"Fate attenzione perché se la maggioranza, con la forza dei numeri, la dittatura della maggioranza usa questa forza per fare la guerra a fior di oppositori del governo, si crea un precedente per cui si inquina definitivamente il dibattito democratico e politico. Ci batteremmo a tutti i livelli perché una norma del genere non passi mai", conclude Conte.
Roma, 16 ott. (Adnkronos) - "Aspettiamo Giuli alla prova dei fatti. Da due anni chiediamo al governo interventi concreti per il sistema editoriale italiano, ma finora abbiamo ricevuto solo risposte negative e l'abbandono di misure virtuose che rispondevano alle esigenze del settore, come la legge sull’acquisto dei libri per le biblioteche dalle librerie di prossimità". Lo afferma Irene Manzi, capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, che oggi ha chiesto di anticipare l’audizione del ministro Giuli, prevista per il 7 novembre, affinché possa "spiegare anche il contenuto della manovra, che prevede pesanti tagli per i settori culturali, contrariamente agli annunci fatti finora".
"È urgente una legge sul libro – prosegue Manzi – e sfidiamo Giuli a redigerla in Parlamento, attraverso un percorso condiviso che coinvolga tutti gli attori interessati, incluse le proposte delle opposizioni, per ritrovare finalmente un clima di collaborazione, perso con le scelte divisive del ministro Sangiuliano. La cultura non deve essere usata come strumento di divisione o per affermare ideologie", conclude Manzi.
Roma, 16 ott. (Adnkronos) - "Sulla sanità, io credo che questo governo non si rende conto che qui abbiamo bisogno, davanti a una sanità a pezzi, di una cura da cavallo, un piano straordinario. Non possiamo rimanere inchiodati al 6,2/6,3% del Pil". Lo dice Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, davanti a Montecitorio.
"Siete mai entrati, cari ministri, cara Giorgia Meloni, in un pronto soccorso? Avete visto le prenotazioni di un esame diagnostico per cui servono due o tre anni? Guardate - spiega - che tutti i medici e gli infermieri sono sul piede di guerra e noi con loro. Quattro milioni e mezzo di cittadini italiani rinunciano alle cure, due milioni e mezzo lo fanno per ragioni economiche".
"Ministro Schillaci, sei un tecnico, se non ti danno i finanziamenti devi battere i pugni, devi farti valere. E se, nel caso" non li ottenessi, "metti sul tavolo le dimissioni", conclude Conte.
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