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L’ex premier israeliano Olmert e il nipote di Arafat spiegano il loro piano di pace: “È l’unica soluzione possibile”. Su La7

Ehud Olmert è stato premier di Israele e sindaco di Gerusalemme, ultimamente balzato agli onori delle cronache per i suoi durissimi attacchi a Benjamin Netanyahu (“Israele esploderà come un vulcano e Netanyahu verrà spazzato via dalla lava“). Nasser al Qudwa è il nipote del leader palestinese Yasser Arafat, ex rappresentante dell’Olp alle Nazioni Unite dal 1991 al 2005 e ministro degli Esteri dell’Anp fino al 2006. Insieme hanno stilato una proposta congiunta di pace che stanno presentando in Europa e nel mondo, “l’unica soluzione possibile”, come asseriscono i due ex politici.

I punti fondamentali del disegno includono la creazione dello Stato palestinese col ritorno ai confini del 1967, la cessione del 4,4% della Cisgiordania da parte dei palestinesi agli israeliani in cambio di un altrettanto 4,4% di territorio israeliano, che fungerebbe da corridoio tra Gaza e Cisgiordania. La proposta prevede anche che la capitale dello Stato palestinese sarà Gerusalemme Est e che la Città vecchia di Gerusalemme sarà gestita congiuntamente da 5 Stati, tra i quali Israele e Palestina, in base a regole fissate dall’Onu.

Ospiti della trasmissione L’aria che tira (La7), Olmut e al Qudwa illustrano il piano di pace in piena sintonia d’intenti. “Noi pensiamo che non ci sia un’alternativa – esordisce l’ex premier israeliano – Deve esserci la pace. E l’unica pace possibile innanzitutto è un cessate il fuoco immediato a Gaza e la restituzione degli ostaggi israeliani. Questa è la parte essenziale della nostra proposta. Poi bisogna andare avanti: Gaza deve essere amministrata dai palestinesi e da forze arabe – spiega – che possano garantire che Gaza non diventi di nuovo centro di terrorismo contro Israele, ma che sia un posto dove si possa riportare la vita per i cittadini di Gaza. E poi bisognerà passare alla ricerca di una soluzione generale basata sull’idea di due Stati per due popoli. Crediamo che la soluzione due Stati per due popoli sia fattibile, realistica, possibile ma ha bisogno di una leadership chiara e ben determinata sia da parte nostra, sia da parte dei palestinesi. E possiamo farcela
Non siamo sognatori – ribadisce Nasser al Qudwa – noi siamo persone serie che vogliono salvare il proprio popolo. L’alternativa alla guerra esiste e si può realizzare. Quello che proponiamo non solo è fattibile, ma io credo che sia l’unica possibile”.

Olmert attacca duramente Netanyahu: “Deve andare via. Ha portato Israele nella guerra più dolorosa, più difficile, più sanguinaria che abbiamo mai fatto senza alcuna strategia. E invece l’unica strategia possibile è uno Stato palestinese e uno Stato israeliano che vivranno accanto l’uno all’altro, cercando insieme soluzioni ai loro problemi. Se ci sarà una leadership coraggiosa e ispirata, saremo in grado di fare tutto questo. Dobbiamo passare attraverso il dolore di oggi per raggiungere la speranza del domani”.
Al Qudwa spiega che il loro proposito è raggiungere il più possibile l’opinione pubblica mondiale e lancia una bordata al governo Meloni: “È fondamentale anche il sostegno di tutti i governi del Medio Oriente e dell’Occidente, che include l’Italia. Voi cercate di scappare dalla guerra ma la guerra è venuta da voi, quindi non potete sfuggire. Noi tutti viviamo in un unico mondo, non possiamo ignorarci l’un l’altro, non possiamo ignorare i problemi, ma dobbiamo affrontarli e risolverli”.