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“Pulcinella di Gaetano Pesce è costato oltre 220 mila euro”: scoppia la polemica per i costi. Ma i figli difendono l’opera: “Nostro padre non avrebbe mai offeso la città”

Virale sui social ma anche molto discussa, l'installazione “Tu si 'na cosa grande” rimarrà esposta fino al 20 dicembre

di Emanuele Corbo
“Pulcinella di Gaetano Pesce è costato oltre 220 mila euro”: scoppia la polemica per i costi. Ma i figli difendono l’opera: “Nostro padre non avrebbe mai offeso la città”

Oltre 24mila euro per la serata d’inaugurazione, mentre 225.381, 44 euro sarebbe la somma complessiva per l’installazione, a Piazza Municipio a Napoli, di “Tu si ‘na cosa grande” e del cuore trafitto a opera di Gaetano Pesce. È Il Mattino a fare i conti sul Pulcinella stilizzato di cui si parla da diversi giorni. L’ultima polemica riguarda appunto il lato economico, mentre sui social l’installazione è ormai virale anche per via della forma che ha suscitato non poca ironia. Un aspetto, questo, che non poteva catturare l’attenzione anche di Luciana Littizzetto. La comica torinese ha infatti dedicato parte del suo tradizionale monologo a Che tempo che fa al Pulcinella di Pesce nella puntata andata in onda domenica 13 ottobre sul Nove.

Proprio in risposte alle polemiche sulla forma dell’opera i figli dell’artista, Milena e Jacopo, hanno fatto sapere, come riporta l’Ansa: “Nostro padre non avrebbe mai pensato di offrire a Napoli qualcosa di offensivo o scontato. Al contrario, ha voluto donare due cuori. Ha scelto di celebrare il lato più femminile e colorato di Pulcinella, vestendolo con tonalità vivaci, in netto contrasto con il tradizionale bianco. È stato un gesto di grande dolcezza, che ha messo in risalto una Napoli ricca di sfumature, aperta e accogliente, proprio come l’amore che lui provava per lei”.

I due hanno quindi voluto condividere un dolce ricordo del genitore, scomparso nell’aprile di quest’anno, e del legame con la città partenopea: “Ricordiamo perfettamente quella passeggiata sul lungomare di Napoli con papà, quando ci siamo imbattuti in un Pulcinella. In quel momento, nostro padre – che si è fatto scattare una fotografia quasi abbracciato alla maschera simbolo della città – ha ribadito tutto il suo amore per Napoli, per la sua cultura e per la sua vitalità”.

Gli allestitori hanno invece precisato in una dichiarazione diffusa dal Comune di Napoli: “Abbiamo lavorato con Gaetano negli ultimi due anni alla realizzazione di quest’opera che è stata riprodotta secondo le sue disposizioni e seguendo i suoi bozzetti e disegni. Addirittura, il vestito del Pulcinella moderno colorato del bozzetto di Gaetano è stato fedelmente stampato sul tessuto plastificato che ricopre l’opera. Lui stesso in fase di sviluppo del progetto aveva esplicitamente richiesto l’eliminazione dei bottoni del modello iniziale, che non appartengono al vestito tradizionale di Pulcinella e, secondo quanto riportato nel progetto approvato dall’artista, il Pulcinella dovrà indossare l’abito multicolore durante tutto il periodo dell’installazione in piazza Municipio dell’opera che è autografa”. Per ammirare dal vivo l’opera più discussa del momento c’è tempo fino al prossimo 20 dicembre, e chissà se per quel giorno le polemiche si saranno placate.

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