Nuovi stop negli stabilimenti italiani di Stellantis. L’azienda ha comunicato ai sindacati che il mese prossimo verranno sospese le attività in alcuni stabilimenti tra cui Pomigliano D’Arco, Termoli e Pratola Serra. “Queste misure sono necessarie per adeguare la produzione alle attuali condizioni di mercato e per garantire una gestione efficiente delle risorse”, spiega il gruppo franco – italiano.

Questo mentre a Mirafiori è ferma fino a novembre la produzione della 500 elettrica. Venerdì si terrà lo sciopero dei lavoratori del settore che si ritroveranno in piazza a Roma. . Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli e Carlo Calenda hanno annunciato la loro partecipazione alla manifestazione.

La casa automobilistica ha reso noto che le consegne di autoveicoli nel terzo trimestre sono state pari 1,148 milioni di unità, il 20% in meno rispetto allo stesso periodo del 2023. Il calo delle consegne, spiega una nota, è stato maggiore rispetto a quello delle vendite ai clienti finali, che si sono ridotte di circa il 15%, scontando l’impatto temporaneo della transizione del portafoglio prodotti e delle iniziative di riduzione delle scorte presso la rete.

La flessione più forte si è registrata nel Nord America (il mercato che negli anni scorsi aveva permesso il rilancio di Fiat-Fca), con una flessione del 36% delle consegne, a 299 mila unità, mentre nell’Europa allargata, primo mercato del gruppo, il calo è stato del 17% a 496 mila unità. In Medio Oriente e Africa le consegne sono scese del 26% a 78 mila unità, in Cina, India e nell’Asia Pacifico del 30% a 14 mila unità mentre cresce il Sudamerica, con un aumento del 14% a 259 mila unità.

E dagli Stati Uniti si muove direttamente la Casa Bianca che chiede a Stellantis di rispettare gli impegni produttivi con l’Uaw (il sindacato di settore) e le comunità locali. Intanto, intervenendo al 50esimo anniversario del Gruppo Dirigenti Fiat, il presidente John Elkann (la “sua” Exor è primo azionista del gruppo con una quota del 14,2%. Negli ultimi tre anni ha incassato dividendi per 1,7 miliardi) ha affermato che “C’è chi in questi mesi, in questi giorni, sembra poco disposto a riconoscere i meriti di tutti coloro, dipendenti, collaboratori e anche voi, dirigenti, che hanno contribuito, sempre, a superare le sfide e a raggiungere straordinari risultati nei 125 anni di storia del nostro gruppo. Ma noi conosciamo, e voi più di tutti, quale è la realtà: con le polemiche strumentali, i rancori, i protagonismi non si risolve niente. Non si costruisce nulla”.

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