È di 140 morti e 50 feriti il bilancio di un incidente che ha coinvolto un’autocisterna di benzina, poi esplosa, in Nigeria. Il mezzo si è ribaltato martedì sera a Majiya, nello stato di Jigawa, nel nord-ovest del Paese. Il bilancio delle vittime è provvisorio e potrebbe salire. “L’autista ha perso il controllo e l’autocisterna si è ribaltata. Si è verificata una perdita di carburante – ha spiegato all’agenzia di stampa nigeriana NAN il portavoce della Polizia nella zona, Lawan Shiisu Adam – Gli abitanti della zona si erano radunati per prelevare il carburante quando è avvenuta l’esplosione. L’autista era partito da Kano e si stava dirigendo a Nguru, nello Stato di Yobe, quando è avvenuto l’incidente”. Il portavoce ha affermato che la maggior parte delle vittime è morta perché si è ammassata intorno al veicolo come spesso accade in questi casi. “Siamo preoccupati perché, nonostante la polizia abbia avvertito le persone di tenersi alla larga dalle scene degli incidenti che coinvolgono le autocisterne, queste continuano a commettere simili atti”. I servizi di emergenza hanno dichiarato che la maggior parte dei corpi delle vittime era irriconoscibile. “Se avessero saputo del pericolo, non sarebbero andati a prendere il carburante”, ha detto Mairiga, capo dei servizi di emergenza, aggiungendo che i soccorsi sono arrivati sul posto solo diverse ore dopo l’incidente.

Questo è solo l’ultimo di una serie di incidenti che coinvolgono cisterne che trasportano benzina per tutta la Nigeria. Il mese scorso, almeno 48 persone sono morte in un’esplosione avvenuta dopo la collisione di uno di questi mezzi con un altro camion nello Stato del Niger, nella parte centro-settentrionale del Paese. Gran parte di questi incidenti sono attribuiti alle cattive condizioni delle strade, alla guida spericolata e alla cattiva manutenzione dei veicoli. Solo nel 2020, riporta Al Jazeera, secondo il Corpo federale per la sicurezza stradale della Nigeria si sono verificati 1.531 incidenti con autocisterne che hanno causato 535 morti e 1.142 feriti. All’inizio di settembre la Nigerian National Petroleum Company ha aumentato il prezzo della benzina di almeno il 39%, il secondo forte aumento in più di un anno. Questo è uno dei motivi per cui è molto comune che le persone cerchino di recuperare carburante dopo incidenti come quello verificatosi martedì. Nel Paese più popoloso dell’Africa, in molti luoghi le norme sul traffico non sono applicate in modo rigoroso e mancano alternative come un sistema ferroviario efficiente per il trasporto delle merci.

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