Ottobre è il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, il più diffuso tra le donne. Secondo l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), nel 2023 le nuove diagnosi di tumore del seno sono state quasi 56.000. In molti casi, la cura del tumore prevede un intervento e, per chi lo desidera, una conseguente ricostruzione mammaria. Per chiarire i dubbi che si possono avere su questa operazione è nato il BRA Day: il 16 ottobre è il Breast Reconstruction Awareness Day, giornata per la consapevolezza della ricostruzione mammaria. La Sicpre, Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva, ha organizzato un evento per mettere in contatto in modo diretto pazienti e specialisti, in modo da avere tutte le informazioni necessarie per fare una scelta informata e serena.
Un’operazione oncologica al seno è un intervento delicato sotto molti punti di vista, incluso quello psicologico: vedersi ‘diverse’ allo specchio non è facile per tutte, e ogni donna ha un’esperienza diversa col proprio corpo prima e dopo. Per questo la Sicpre ha organizzato “Chirurgia di misura e su misura”, un momento di informazione e sensibilizzazione sulla ricostruzione mammaria. L’evento si svolge in presenza tra le mura Palazzo Giacomelli a Treviso, ma si può partecipare online da tutta Italia, in modo gratuito. A presiedere la manifestazione sarà Giorgio Berna, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Plastica di Treviso e consigliere SICPRE.
La ricostruzione mammaria non è un obbligo, ma una scelta in più: si può decidere di non ricostruire il seno, senza per questo perdere in femminilità, così come ci si può affidare alla chirurgia plastica, che oggi permette a ogni donna di ricevere un intervento di ricostruzione personalizzato, a ogni età e in qualsiasi situazione oncologica. Tenendo conto delle caratteristiche del tumore, dell’età della paziente e della corporatura, si può ottenere un risultato “armonioso ed equilibrato” che dia un senso di fiducia e benessere.
“In Italia l’intervento di ricostruzione è a carico del Servizio Sanitario Nazionale – spiega Maurizio Ressa, presidente della Società e direttore Chirurgia Plastica dell’Istituto dei Tumori di Bari in una nota – ma l’esperienza dimostra che spesso le pazienti hanno bisogno di più informazioni e di un maggior confronto”.
In base alle caratteristiche di ogni caso, i chirurghi e gli specialisti coinvolti possono consigliare alle pazienti un intervento contestuale (cioè insieme a quello per la rimozione del tumore) oppure un intervento posticipato, cioè a distanza di mesi o anni da quello oncologico.
È importante sottolineare che non si ricostruisce solo dopo la mastectomia – l’asportazione totale della mammella – ma anche dopo interventi meno demolitivi, come la quadrantectomia. Sempre gratuitamente per le pazienti, in quanto a carico del servizio sanitario nazionale.
L’evento è ormai arrivato alla quarta edizione: “Un format collaudato – prosegue Maurizio Ressa – che ci permette di veicolare informazioni chiare, corrette e obiettive, e di creare un utile trait d’union tra gli specialisti in Chirurgia Plastica e le pazienti, contribuendo così a indirizzare verso le cure migliori”. L’appuntamento è per il 16 ottobre: dalle ore 10.30 alle 13, verrà data la parola in collegamento online ai principali centri di senologia italiana e a tutte le donne che desiderano fare domande e sottoporre i loro dubbi agli esperti. Un’occasione per fare chiarezza su tempi, modi e possibilità di ricostruzione. Per partecipare, è sufficiente collegarsi al canale YouTube della Sicpre.
“Grazie a cure sempre più mirate e diagnosi sempre più precoci – conclude il dottor Ressa – i dati della sopravvivenza sono estremamente confortanti. Di conseguenza, sono sempre di più le donne con la possibilità di una vita ‘dopo’. Per loro, la ricostruzione mammaria è una preziosa possibilità per recuperare l’integrità corporea, contorni gradevoli e di conseguenza un maggior benessere”.
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