Quando ieri mattina i 16 migranti sono sbarcati dalla nave Libra della Marina militare pensavano di aver raggiunto una qualsiasi località italiana: “Nessuno li ha effettivamente avvisati del cambio di programma” racconta uno dei mediatori presenti all’interno dell’hotspot di Shengjin per tutte le 14 ore trascorse nel porto albanese. “Una situazione molto difficile per loro, traumatica direi – aggiunge l’operatore albanese -, al punto da richiedere l’intervento immediato di uno psicologo. Una volta capito cosa stava loro accadendo, ossia che erano i primi richiedenti asilo a entrare nel Progetto Albania voluto dal governo Meloni, sono scoppiati a piangere. Scene davvero imbarazzanti. Mi hanno fatto pena”. I pianti non hanno risparmiato i minorenni, o presunti tali visto il dubbio sulla loro età, che ieri pomeriggio sono stati fatti salire a bordo di un gommone della Guardia di finanza per riportarli indietro.
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Probabilmente a loro le cose andranno meglio rispetto ai loro colleghi di sorte, rimasti in Albania e trasferiti soltanto dopo le 23 di ieri dall’hotspot di Shengjin al Cpr di Gjader. Il mediatore che ilfattoquotidiano.it ha incontrato a Lezhe stamattina ha raccontato altro: “Alla fine gli stranieri con problemi di salute sono stati mandati in Italia, ma anche ad altri stava capitando la stessa cosa. Due di loro, sin dal mattino quando sono arrivati fino a sera, si sono rifiutati di mangiare. Sciopero della fame? Non lo so, di certo hanno rimandato il cibo indietro per protesta. Ripeto, erano in condizioni psico-fisiche molto difficili”. Giovani finiti nel tritacarne delle terribili formalitàmigratorie, altri che cercano di far sentire la loro voce, specie in un paese ermetico sotto il profilo dell’accoglienza come l’Albania. Sono quelle che ieri mattina hanno manifestato il proprio dissenso al progetto nato dalla collaborazione tra il loro presidente, EdiRama, e GiorgiaMeloni, davanti al porto di Shengjin. “The european dream ends”, il sogno dell’Europa finisce qui, scritto su un lenzuolo bianco con la bomboletta spray nera, in mezzo le caricature di Rama e Meloni vestiti da poliziotti albanesi: “Nessuno in Albania è stato coinvolto in questo progetto dal nostro governo, lo hanno fatto, chinando la testa verso lo Stato italiano – sono state le parole di Fioralba, una delle giovani manifestanti albanesi presenti a Shengjin -. Non possiamo accettare una sorte simile per i migranti”.
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La Redazione
Roma, 17 ott. (Adnkronos) - Promuovere, valorizzare e tutelare i patrimoni culturali e naturali dei territori italiani attraverso il ciclismo professionistico e il turismo sportivo, questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato oggi tra La Lega del Ciclismo Professionistico (LCP) e l'Unione Nazionale Pro Loco d'Italia (UNPLI) e che sancisce una collaborazione strategica tra le due realtà associative. Lo scrive la Lega dei ciclisti professionisti.
Grazie al protocollo LCP e UNPLI si impegneranno a condurre studi e ricerche per misurare l’impatto economico e sociale delle gare ciclistiche sui territori ospitanti, a beneficio sia delle comunità locali che delle istituzioni coinvolte; a realizzare eventi sportivi a carattere territoriale, che valorizzino le tradizioni e le specificità locali, incentivando la partecipazione di residenti e visitatori. Inoltre, le due realtà lavoreranno per realizzare campagne di sensibilizzazione sull’educazione stradale, sulla sicurezza e sui benefici del ciclismo, in particolare rivolte ai giovani e alle scuole.
“La sostenibilità dei nostri territori passa anzitutto dalla capacità di fare squadra e di fare comunità, due competenze che fin da subito hanno accomunato la Lega del Ciclismo Professionistico e l’UNPLI nell’obiettivo di sottoscrivere un Protocollo d’intesa - afferma Roberto Pella, Presidente LCP - Ci impegneremo affinché possa svilupparsi un’intesa fattiva sui temi della sicurezza, della collaborazione per la valorizzazione delle economie e delle tradizioni locali e dell’intergenerazionalità.”
“Siamo orgogliosi di avviare questa collaborazione con la Lega del Ciclismo Professionistico, un’alleanza che ci permetterà di unire forze e competenze per valorizzare il nostro prezioso patrimonio territoriale e culturale – dichiara Antonino La Spina, Presidente UNPLI - Le Pro Loco italiane sono da sempre al fianco delle comunità locali, e questa partnership ci consentirà di rafforzare il nostro impegno, promuovendo non solo il turismo, ma anche i valori dello sport e del rispetto per l’ambiente”.
Con questa importante iniziativa, la Lega del Ciclismo Professionistico e l’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia confermano il loro impegno per una crescita sostenibile e integrata dei territori, che guarda con fiducia al futuro del ciclismo come veicolo di promozione culturale, sportiva e turistica.
Roma, 17 ott. (Adnkronos) - "Sono giorni di dolore e lutto per Foggia, per la mia terra, per la tragica morte di Gaetano, Michele e Samuel, giovanissime vittime di un incidente stradale. Erano tifosissimi della squadra della loro città, che avevano seguito in trasferta, e nello stadio Zaccheria dove avevano vissuto tante emozioni da spettatori viene celebrato in queste ore il loro funerale, al quale parteciperà una comunità stordita ma unita da un legame inossidabile. Ai familiari e ai miei conterranei un abbraccio sincero e tutta la mia vicinanza". Lo scrive su X Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle.
Roma, 17 ott. (Adnkronos) - "Presidente Meloni, in tutto il mondo la spesa sanitaria si calcola sul Pil e non in valori assoluti. I numeri che ha pubblicato sui suoi social dimostrano che abbiamo ragione. Il fondo sanitario nazionale in rapporto al Pil scenderà nel 2025 e nel 2026 al 6,05%. È il minimo storico degli ultimi 15 anni". Lo scrive su Instagram Elly Schlein, segretaria del Partito democratico, riportando una tabella con i dati del Fondo sanitario nazionale del ministero della Salute in cui si dimostra che rispetto al Pil l'investimento per il 2025 e per il 2026 è del 6,05%.
"Se ne rendono conto i 4,5 milioni di italiani che hanno rinunciato a curarsi perché non possono permetterselo. Le metto qui una pratica tabella così può rendersi conto anche lei, e finitela una volta per tutte con il gioco delle tre carte sulla salute degli italiani", conclude Schlein.
Roma, 17 ott. - (Adnkronos) - "Il processo di gestione dei casi antidoping è complesso e comprendiamo che può essere fonte di confusione comprendere le differenze di esito o le incongruenze percepite nel processo. Per essere assolutamente chiari, il processo è definito dal Codice mondiale antidoping, stabilito dall'Agenzia mondiale antidoping e dal Programma antidoping del tennis. Il modo in cui gestiamo i casi non cambia, indipendentemente dal profilo del giocatore coinvolto. Il modo in cui si svolge un caso è determinato unicamente dalle sue circostanze, dai fatti e dalla scienza". Così l'Itia (International Tennis Integrity Agency), tramite le parole del proprio Ceo Karen Moorhouse, torna sulla decisione presa inmerito al caso clostebol che ha coinvolto Jannik Sinner, trovato positivo ma assolto al termine del processo della stessa Itia.
"Nel caso di Sinner, comprendiamo che l'attenzione dell'appello (della Wada al Tas di Losanna, ndr) è rivolta all'interpretazione e all'applicazione delle regole da parte del tribunale indipendente quando si determina quale, se presente, livello di colpa è applicabile al giocatore, piuttosto che all'indagine dell'Itia sui fatti e sulla scienza. Detto questo, riconosciamo che è nostra responsabilità lavorare con i membri della famiglia del tennis per garantire che ci sia fiducia nel processo e invitiamo a dialogare con i giocatori, i loro rappresentanti e i media su questo".
Roma, 17 ott. (Adnkronos) - Il secondo report di sostenibilità del brand consolida e struttura un percorso, quello di #Viviamosostenibile, con cui Penny intende e vive il business ogni giorno: ossia un concreto impegno valoriale verso le comunità in cui opera e l'ambiente, anche attraverso lo sviluppo di prodotti sostenibili. E' quanto fa sapere Penny in una nota.
Il nuovo documento, e i suoi contenuti digitali - si legge - sono presentati alla stampa e ai partner di sostenibilità oggi 17 ottobre, a Milano, in una conferenza stampa dedicata. Il Bilancio di Sostenibilità 2022-23 è la seconda edizione di reportistica di sostenibilità per Penny Italia. I percorsi di valore riportati fanno riferimento al periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e 31 dicembre 2023. A fini comparativi sono stati inseriti, laddove disponibili, anche i dati relativi al 2021 e, quando significativi, sono stati inseriti dei focus su progettualità sviluppate nel corso del 2024.
Per la redazione del Bilancio di Sostenibilità, Penny si è avvalsa di un gruppo di lavoro interno che ha coinvolto il top management e le diverse funzioni aziendali, le quali hanno contribuito attivamente alla definizione dei temi materiali e alla raccolta dei dati e di tutte le informazioni necessarie alla redazione del reporting.
Le informazioni presentate nel Bilancio sono state definite assumendo come riferimento metodologico i 'Gri Sustainability Reporting Standards', aggiornati al 2021, emanati dalla Global Reporting Iniziative (Gri), associazione internazionalmente riconosciuta che si occupa dello sviluppo di standard di reporting di sostenibilità.
"Abbiamo introdotto il nostro modello di governance della sostenibilità - dice Paola Monica Dimaggio, Sustainability Manager per Penny - con l’obiettivo di rafforzare e rendere ancora più trasparente l'imprescindibile legame tra l'impegno alla sostenibilità e le strategie di business, in un percorso sempre più concreto che riguarda tutti noi e che ci tocca sempre più da vicino”.
Roma, 17 ott. (Adnkronos) - Il secondo report di sostenibilità del brand consolida e struttura un percorso, quello di #Viviamosostenibile, con cui Penny intende e vive il business ogni giorno: ossia un concreto impegno valoriale verso le comunità in cui opera e l'ambiente, anche attraverso lo sviluppo di prodotti sostenibili. E' quanto fa sapere Penny in una nota.
Il nuovo documento, e i suoi contenuti digitali - si legge - sono presentati alla stampa e ai partner di sostenibilità oggi 17 ottobre, a Milano, in una conferenza stampa dedicata. Il Bilancio di Sostenibilità 2022-23 è la seconda edizione di reportistica di sostenibilità per Penny Italia. I percorsi di valore riportati fanno riferimento al periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e 31 dicembre 2023. A fini comparativi sono stati inseriti, laddove disponibili, anche i dati relativi al 2021 e, quando significativi, sono stati inseriti dei focus su progettualità sviluppate nel corso del 2024.
Per la redazione del Bilancio di Sostenibilità, Penny si è avvalsa di un gruppo di lavoro interno che ha coinvolto il top management e le diverse funzioni aziendali, le quali hanno contribuito attivamente alla definizione dei temi materiali e alla raccolta dei dati e di tutte le informazioni necessarie alla redazione del reporting.
Le informazioni presentate nel Bilancio sono state definite assumendo come riferimento metodologico i 'Gri Sustainability Reporting Standards', aggiornati al 2021, emanati dalla Global Reporting Iniziative (Gri), associazione internazionalmente riconosciuta che si occupa dello sviluppo di standard di reporting di sostenibilità.
"Abbiamo introdotto il nostro modello di governance della sostenibilità - dice Paola Monica Dimaggio, Sustainability Manager per Penny - con l’obiettivo di rafforzare e rendere ancora più trasparente l'imprescindibile legame tra l'impegno alla sostenibilità e le strategie di business, in un percorso sempre più concreto che riguarda tutti noi e che ci tocca sempre più da vicino”.
Roma, 17 ott. (Adnkronos Salute) - "Quello che arriva dal comparto dei farmaci equivalenti non è un allarme, ma una constatazione. Indubbiamente questo settore ha contribuito a migliorare le performance del nostro Servizio sanitario nazionale, poiché facendo spendere meno per la farmaceutica ha consentito di investire quelle cifre in cura e in altro. La mia presenza qui, a nome del Governo, vuole testimoniare la vicinanza al mondo del farmaco equivalente, e anche la prospettiva di fiducia che vogliamo dare, vedendo con positività all'enorme ricerca scientifica che in questi anni sta subendo una incredibile accelerazione e che consente di curare meglio gli italiani". Così il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, rispondendo ai giornalisti in occasione della presentazione - oggi a Roma - del Rapporto Osservatorio Nomisma 'Il sistema dei farmaci equivalenti in Italia 2024', con il quale Egualia chiede "misure per calmierare l'impatto del payback, prezzi ex factory e gare ospedaliere per la sopravvivenza del comparto, che dal 2012 ha garantito 6,250 miliardi di minore spesa per il Ssn".
"Il Governo cerca di mettere nelle condizioni chi fa ricerca e chi produce di poter rimanere in Italia, di poter continuare a produrre salute per gli italiani - ha detto Gemmato - e, come effetto collaterale diretto, indotto, rilevante, contribuire al Pil della nazione. Il settore farmaceutico oggi produce 52 miliardi di euro in Italia, siamo primi in Europa. La maggior parte viene esportata all'estero".
Riguardo al payback, "ci sono due tipi di payback - ha spiegato il sottosegretario - Un payback per sforamento del tetto di spesa dell'8,5%, e su quello abbiamo già intrapreso misure concrete con spostamenti distributivi e cambi di computo di tetto. Poi c'è il payback legato all'1,83%, che è un'altra partita importante che cuba 160 milioni di euro e su cui interverremo nel medio termine, con un orizzonte temporale dato dalla stabilità di questo Governo".
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