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La storia di nonno Saverio in curva a 85 anni e dell’arbitro rimasto senz’acqua perché aveva fischiato male – Domeniche Bestiali

“Sei talmente brutto che sembri un capolavoro d’arte moderna”. Sì, il Sergente Maggiore Hartman sarebbe stato un personaggio perfetto per Domeniche Bestiali, che però con l’arte moderna hanno ben poco in comune. Agreste e rustica bucolicità contro concetti sofisticati, che potrebbero sembrare astrusi. Sebbene qualcuno a volte ci provi a “elevarsi”, tipo Pulcinella di Pesce, ma non sempre gli effetti sono pregevoli, anzi, a volte l’impatto visivo di certi “capolavori” può creare anche danni molto seri.

TU SI ‘NA COSA GRANDE
E a poca distanza da Piazza Municipio, dove la discussa opera d’arte raffigurante Pulcinella e che qualcuno dotato di una fervida e deviata fantasia ha descritto come somigliante ad altro, c’è Sant’Antonio Abate. La squadra gioca in Eccellenza e i tifosi hanno spiccato senso artistico, come mostra la volontà emulativa dell’opera di Piazza Municipio che però non è stata compresa dall’arbitro. Incomprensione costata 250 euro: “Al termine della gara, mentre le squadre si avvicinavano al tunnel per rientrare negli spogliatoi, tre sostenitori della società si arrampicavano sulla recinzione che separa il campo dalla tribuna e sputavano verso calciatori e dirigenti della squadra avversaria. Inoltre, un sostenitore si abbassava i pantaloni e mostrava le parti intime ai calciatori ed ai dirigenti avversari proferendo frasi volgari nei loro confronti”.

DAJE NONNO!
Old but gold, e stavolta sì: altro che arte moderna! Restiamo in provincia di Napoli, e dall’Eccellenza passiamo alla Promozione, nella foto che ci inviano gli amici della pagina Facebook “Casual People 2011” c’è nonno Saverio, che a 85 anni canta con gli ultrà del Saviano, squadra del suo cuore. Un appuntamento che non si perde praticamente mai quando il Saviano gioca in casa, e quando può non disdegna neppure di salire in auto e fare qualche trasferta. Insomma: vecchie maniere.

DARE DA BERE AGLI ASSETATI (SE HANNO ARBITRATO BENE)
L’acqua è un bene prezioso e non deve essere sprecato in alcun modo. Tra le buone pratiche in tal senso si ricorda ad esempio di usare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico, chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti o ci si rade, evitare di dare acqua agli arbitri che hanno disputato cattive prestazioni. Quest’ultimo esempio arriva dal Piemonte, con la multa da 25 euro comminata all’Autovip San Mauro Calcio “per aver negato una bottiglia d’acqua all’arbitro, adducendo come motivazione il cattivo arbitraggio”.

L’ORRORE
Il Serse Cosmi parodiato da Crozza ai tempi della Gialappa’s sosteneva l’assoluta necessità di spezzare la gamba ai suoi calciatori in caso di “crosse” sbagliato. Un gol sbagliato però può portare conseguenze ancora più nefaste. Lo dice il sito Valleumbrasport, che in un articolo racconta di un incredibile gol sbagliato a porta vuota da un attaccante nelle serie regionali umbre. Un errore talmente clamoroso da portare il mister a sfogare la sua rabbia tirando un fortissimo calcio a un pallone a bordocampo. Conseguenza del gesto? Secondo il sito un infortunio serio per l’allenatore in questione, addirittura la rottura del crociato.