Never“, Mai: così Elon Musk su X rilancia il post del suo referente in Italia, Andrea Stroppa che sul social aveva pubblicato la frase “Never give up” (Mai mollare), accompagnata dalla foto del film Il Signore degli Anelli con la scritta “ci sono delle cose buone nel mondo, Frodo, e vale la pena combattere per queste”.

Andrea Stroppa è indagato per concorso in corruzione nel caso Sogei per l’appalto sul sistema satellitari di SpaceX: è accusato di aver ricevuto notizie riservate sull’operazione. Tra queste un documento riservato del ministero degli Esteri consegnatogli da un militare della Marina in cui era presente una valutazione dei sistemi satellitari di SpaceX per scopi militari.

Stroppa ribadisce, dunque, la sua estraneità alle contestazioni mosse dalla Procura di Roma. Gli inquirenti, che gli hanno sequestrato il cellulare, sono già al lavoro su quanto prelevato nella sua abitazione nel quartiere Torpignattara. In base ad una primissima fase di verifica chi indaga avrebbe individuato un documento ministeriale che riguarderebbe il progetto legato al sistema satellitare Star Link e che Stroppa avrebbe ricevuto dall’ufficiale di Marina, Antonio Angelo Masala in cambio della promessa da parte del trentenne, “nell’ambito di una più ampia attività di agevolazione rispetto agli interessi della multinazionale Space X, della conclusione di un contratto di fornitura tra tale società e la Olidata e la susseguente stipula di ulteriore contratto di partnership tra Olidata e una società partecipata occultamente dal militare”. Gli investigatori nei prossimi giorni proseguiranno nell’analisi della gran massa di documenti ed elementi acquisiti nel corso delle perquisizione a carico di oltre dieci persone.

Intanto è fissato per venerdì l’interrogatorio di convalida dell’arresto per l’oramai ex direttore generale di Sogei, Paolino Iorio, bloccato dalla Guardia di Finanza mentre intascava una mazzetta da 15mila euro, occultati in una busta, da un imprenditore. Gli inquirenti gli contestano di essersi intascato complessivamente oltre 100mila euro di tangenti. Dazioni che avvenivano due volte al mese dopo appuntamenti presi tramite un numero di telefono dedicato. Era lo stesso manager a sollecitare gli incontri. “Sono arrivati i pacchi? Quanto tempo ancora devo aspettare?” domandava via sms all’imprenditore riferendosi allo scambio illecito. Per Iorio i pm hanno sollecitato gli arresti domiciliari. La parola passa ora al gip che dovrà decidere sulla richiesta di misura cautelare.

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