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Michael Jordan, riaperto il caso sull’omicidio del padre James: è stata condannata la persona sbagliata?

Il papà della leggenda Nba fu ucciso 30 anni fa mentre tornava a casa da un funerale

A distanza di 30 anni, si riapre il caso giudiziario relativo all’omicidio di James Jordan, padre del più celebre Michael, leggenda della Nba. Dietro le sbarre potrebbe esserci la persona sbagliata: o meglio, questo è quanto sostiene il giudice Gregory Weeks, che all’epoca aveva lavorato al caso. James Jordan fu ucciso nel 1993 sul ciglio dell’autostrada in North Carolina mentre stava dormendo. Daniel Green fu condannato all’ergastolo, ma ora potrebbe tornare in libertà. Infatti, secondo quanto riferito da Weeks, sono stato identificate delle irregolarità nel processo: uno specialista del caso avrebbe depistato la corte omettendo che i test effettuati sul sangue del corpo esamine erano risultati negativi o inconcludenti, saltando così alcuni passaggi in laboratorio.

Condannato per l’omicidio nel 1996 (appena maggiorenne), Green potrebbe essere rilasciato. Mentre potrebbe cambiare la posizione del coimputato in quel processo, Larry Demery, lo stesso che con la sua testimonianza portò all’ergastolo per Grenn. Secondo la ricostruzione di Demery, era stato il suo compagno di furti a premere il grilletto contro il padre di Michael Jordan. Stando a quanto riferito dal New York Times, la Commissione del North Carolina deciderà tra un mese, con l’opportunità di dare una svolta a sorpresa e clamorosa al caso.

L’accaduto
I fatti risalgono al 23 luglio 1993. James Jordan si era fermato per una sosta sulla US Highway 74 a sud di Lumberton, mentre tornava a casa da un funerale. Daniel Green e Larry Demery si avvicinarono a lui perché attratti dall’auto di lusso che guidava, una Lexus SC400. Uno dei due sparò al padre di Michael Jordan, che stava dormendo al sedile di guida, per poi scaricare il corpo in un canale. Dopo l’arresto, proprio Demery aveva affermato di aver solamente legato la vittima per rubare l’auto, senza utilizzare la pistola. Una testimonianza che ha portato appunto alla condanna di Green. Ma che ora potrebbe essere messa in discussione. Dopo l’omicidio del padre, Michael Jordan decise di ritirarsi dalla Nba. Tornò a giocare a basket solo due anni dopo, nel 1995, vincendo poi altri tre titoli.