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“Non equivocate, i pumpini migliori si fanno in Sicilia”: nessun contenuto da censurare ma una ricetta virale su Instagram. Di cosa si tratta

La creator Ginevra Castaldi propone sui social una ricetta dal nome equivoco. E i commenti si sprecano

di Emanuele Corbo
“Non equivocate, i pumpini migliori si fanno in Sicilia”: nessun contenuto da censurare ma una ricetta virale su Instagram. Di cosa si tratta

I pumpini migliori? Li fanno in Sicilia, facciamoli insieme dai”. Così inizia uno degli ultimi reel pubblicati da Ginevra Castaldi sul proprio profilo Instagram ‘Ginevralandia‘. Nessun contenuto da censurare: si tratta di biscotti tipici della provincia di Messina. Il nome, però, è piuttosto buffo e la content creator lo sa bene, tanto da scrivere nella didascalia del post: “Non equivocate”.

CHE COSA SONO I “PUMPINI” – Ginevra informa i follower che questo dolce viene fatto a San Fratello, in provincia di Messina. Il sito strettoweb.com, invece, va più a fondo spiegando che l’origine del termine è “pumpji”, che si è trasformato nel dialettale “pumpìan” (ovvero “fatto in pompa magna”) a sua volta italianizzato in “pumpini”. Il nome ha a che fare con la sua preparazione, e in particolare al lievito che si gonfia, o “pompa”, appunto.

GLI INGREDIENTI – Questi biscotti richiedono per la preparazione pochi, semplici ingredienti: farina 00, uova, zucchero, strutto, lievito, vanillina, latte e semi di anice. Un dolce tipico della tradizione pasquale arricchito dalle uova, simbolo di resurrezione.

I COMMENTI – In chiusura di reel Ginevra gioca ancora sul filo del doppio senso: “E tu hai mai provato a fare pumpini?”. Inevitabile dunque che i follower si scatenino con commenti come: “Abbinati al chinotto pare che spacchino”, “Non ho capito perché ad un certo punto ha cominciato a parlare di biscotti”. C’è chi addirittura dimostra ottime doti di agganciarsi all’attualità scrivendo: “Una ricetta a cura di Gaetano Pesce” riferendosi al Pulcinella dalla forma equivoca che campeggia in Piazza Municipio a Napoli.

Il mondo culinario non è nuovo a doppi sensi simili. Pensiamo a ricette come gli “spaghetti alla puttanesca”, le “minne di vergine” (altro dolce siciliano), piuttosto che le “palle del nonno” (un salame umbro) e i “coglioni di mulo”, nome popolare della mortadella di Campotosto.

CHI È GINEVRA CASTALDI – Quanto a Ginevra Castaldi, nella bio di Instagram si definisce “napoletana verace e vorace”. Nata nel 1994, è stata finalista di Bake Off Italia 10. Per partecipare al noto programma di Real Time ha abbandonato la facoltà di Ingegneria dei Materiali prendendosi un anno di pausa. È stato il patrigno a trasmetterle l’amore per la pasticceria.

Di lui in tv aveva detto: “Ho avuto la fortuna di avere una persona che mi ha voluto realmente bene per ciò che è Ginevra. Perché io ho provato per la prima volta l’amore incondizionato. Ho anche un portafortuna. Una lettera che mi ha scritto per i miei 18 anni. Prima di ogni sfida rileggo le parole che ha scritto, vedo la sua faccia e mi sento realmente tranquilla”.

Al momento in cui scriviamo il suo profilo Instagram conta 195mila seguaci, ma è probabile che dopo la clip dei “pumpini” i follower lievitino proprio come i biscotti messinesi.

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