Tra il 2020 e il 2022 il reddito medio in termini reali per le famiglie il cui principale percettore di reddito è un lavoratore indipendente, ovvero liberi professionisti, autonomi, imprenditori, i soci o gestori di società e lavoratori atipici, è cresciuto in media del 2,8%, oltre il triplo rispetto al +0,8% della media delle famiglie dei lavoratori dipendenti. Nello stesso intervallo il reddito dei pensionati si è invece ridotto del 2,6%. Addirittura – 15,4% per i percettori di “altri trasferimenti”. Sono dati contenuti nell’Indagine sui bilanci delle famiglie italiane 2022, pubblicata dalla Banca d’Italia.

Il documento spiega il forte incremento registrato dai lavoratori indipendenti “anche per la maggiore capacità di molti di adeguare i propri compensi all’inflazione” ,in forte ascesa nel 2022 (8,4%). In generale, nel corso del 2022 il reddito medio annuo familiare e quello equivalente sono cresciuti in termini reali dell’1,4 e 1,8 per cento rispetto al 2020. Tuttavia i redditi restano al di sotto rispetto ai valori del 2006, ovvero prima della crisi finanziaria globale . Nel biennio preso in esame, l’indice di Gini (che misura le disparità nella distribuzione del reddito) è aumentato dal 32,8% al 33,6%.

“Il 10% delle famiglie con il reddito più basso percepisce il 2% del totale dei redditi equivalenti, a fronte del 29,7% percepito dal 10% con il reddito più elevato”. Elevate disparità anche nei patrimoni: la quota di patrimonio netto detenuta dal decimo più abbiente è pari al 52%, una valore maggiore che nel 2020; la percentuale posseduta dal 50% per cento meno ricco delle famiglie è intorno al 9%, sia nel 2022 sia nel 2020.

Sempre sul patrimonio, secondo il rapporto, fra il 2020 e il 2022 la ricchezza media netta delle famiglie italiane è cresciuta dell’1,8%. Ma, anche qui, con forti disparità: la ricchezza pro capite media, nel caso degli indipendenti come principali percettori di reddito, nel 2022 era pari a oltre tre volte quella dei dipendenti (300mila euro, contro i quasi 100mila euro dei dipendenti e gli oltre 150mila euro dei pensionati.

Dopo il brusco calo registrato durante la pandemia, nel 2022 la spesa media familiare è tornata ad aumentare in termini reali (ossia tenendo conto dell’inflazione), del 5,7% rispetto alla rilevazione precedente; è stata sostenuta dalla crescita di tutte le componenti, più pronunciata per i beni durevoli. Nel 2022 più della metà delle famiglie ha avuto un risparmio nullo: questa quota sale al 70% per le famiglie appartenenti al quinto più basso della distribuzione del reddito e scende al 28% per quelle appartenenti al quinto più alto. La quota di famiglie indebitate è rimasta stabile al 26%.

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