Il gruppo statunitense Meta (Facebook, Instagram e Whatsapp) ha licenziato 24 dipendenti della sede di Los Angeles per aver utilizzato i buoni pasto per acquistare articoli per l’igiene e la casa. A riportare l’accaduto è il sito Today. I dipendenti del gruppo che lavorano nelle sedi più grandi usufruiscono di mense gratuite, ma, nelle sedi più piccole, ai lavoratori vengono dati dei voucher giornalieri da 20 dollari per la colazione, 25 dollari per il pranzo e 25 per la cena. I buoni sono però vincolati all’utilizzo esclusivo nei giorni in cui si è al lavoro e unicamente per comprare e/o ordinare cibo tramite app di delivery.
La settimana scorsa, il dipartimento delle Risorse Umane di Meta ha avviato un’indagine dopo che su Blind, un’app di messaggistica anonima dove i dipendenti possono scambiarsi opinioni, qualcuno aveva scritto di “non voler sprecare” i buoni pasto anche quando, ad esempio, “mio marito sta cucinando o andrò a cena con amici”. Durante l’inchiesta, una dipendente ha ammesso di aver violato le regole e successivamente è stata licenziata. “Era una situazione quasi surreale”, ha dichiarato l’ex dipendente di Meta al quotidiano inglese Financial Times. L’indagine ha portato alla luce altri casi di utilizzo improprio dei buoni, come l’acquisto di prodotti per la cura della pelle e articoli per la casa.
Il Financial Times riferisce che i dipendenti che avevano infranto le regole solo in modo sporadico hanno ricevuto un richiamo ma non sono stati licenziati. Mentre per altri 24 lavoratori l’azienda ha optato per il licenziamento. Decisione che sta facendo discutere. L’accusa nei confronti di Meta è che la questione dei buoni sia solo una scusa di facciata per tagliare personale. Infatti, la vicenda coincide con una fase in cui il gruppo di Mark Zuckerberg sta effettuando riduzioni di costi che riguardano in particolare Whatsapp, Instagram e Reality Lab.