di Duilio Farina
Sto seguendo un corso di finanza online con l’Università di Singapore, e recentemente ho sostenuto l’esame di metà corso. Per passare, era necessario rispondere correttamente almeno al 70% delle domande. Questo è il mio risultato, che riporto solo come termine di paragone:
– 92% di risposte giuste
– Tempo: 35 minuti
Successivamente, ho sottoposto le stesse domande a GPT-o1, la versione più avanzata di GPT, quella capace di “ragionare”. Non gli ho caricato le dispense del corso perché, per ora, GPT-o1 non lo permette. Attualmente non può neanche cercare su Internet. In pratica ha risposto a quelle domande solo ed esclusivamente in base alle conoscenze che gli derivano dal training ricevuto, aggiornato a ottobre 2023.
Risultato di GPT-o1:
– 88% di risposte giuste
– Tempo: 51 secondi (!!)
Conclusione: GPT-o1 è in grado di superare un corso universitario di finanza senza neanche “leggere” le dispense del corso. Inoltre, cosa non secondaria, lo ha fatto in un tempo non-umano: io l’ho fatto in 35 minuti, qualcuno più bravo e preparato di me (umano) lo può aver superato in 20 minuti, in 15-10 minuti se è particolarmente bravo, ma non in 51 secondi. Questo è al di là delle possibilità umane.
Come dice lo storico Yuval Noah Harari è la prima volta che Homo sapiens, in 70.000 anni come specie dominante sulla Terra, si trova ad aver a che fare con una intelligenza non umana comparabile alla propria (per ora) e probabilmente destinata a superarla nel prossimo futuro: quando OpenAI comprerà qualche scheda Nvidia in più, GPT supererà quel test col 100% di successo e in 5 secondi.
A mio avviso, questo meriterebbe una maggiore attenzione nel dibattito pubblico: queste AI rappresentano una rivoluzione che cambierà profondamente la percezione che gli esseri umani hanno di loro stessi e del loro ruolo su questo pianeta.