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Ultimo aggiornamento: 12:47 del 18 Ottobre

Il ministro polacco Sikorski a La7: “Migranti Bielorussia sono agenti di Putin da infiltrare in Ue. Guerra in Ucraina? Kiev deve vincere”

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“Non è un nostro sospetto, ma una certezza: i russi stanno reclutando dei galeotti e li stanno importando grazie all’accesso tramite la Bielorussia e la Polonia per farli entrare in Unione Europea, in abuso della Convenzione di Ginevra”. Lo rivela a Otto e mezzo (La7) Radosław Sikorski, ministro degli Affari Esteri del governo polacco di Donald Tusk, a proposito della stretta della Polonia sull’immigrazione, in particolare quella dalla Bielorussia, perché c’è “la certezza” che i migranti provenienti da quel confine siano “agenti di Putin”.
Sikorski spiega quindi la decisione del governo polacco di respingere le domande di asilo provenienti dal confine russo e bielorusso e aggiunge, in sintonia col governo Meloni e il suo omologo italiano Tajani che ieri ha incontrato alla Farnesina: “Se la libertà di movimento data da Schengen all’interno dell’Europa deve essere preservata, allora deve essere protetto il perimetro esterno dell’Europa“.

Circa la guerra in Ucraina, il ministro è netto: “Kiev deve vincere. Se l’Ucraina vince ci saranno riforme in Russia, perché la Russia si riforma sola dopo aver perso una guerra, quindi è nell’interesse della Russia perdere questo conflitto. Orban non ha diritto di stancarsi di questa guerra, così come non ha diritto di bloccare il transito delle armi. Putin va fermato, perché il suo obiettivo è quello di soggiogare tutta l’Ucraina o almeno di tenersi un po’ di territorio ucraino. Ecco, noi dobbiamo fargli capire che questo non si può raggiungere. Lui ha sopravvalutato forse il suo potere nel portare avanti questa aggressione. Mancano mezzi – continua – l’economia russa comincia a risentirne gravemente e non penso che si potrà continuare questa guerra tanto oltre il 2025. Ecco perché noi dobbiamo continuare a fare quello che abbiamo fatto finora. È costoso, ci costa quasi mezzo punto del Pil europeo. Abbiamo speso molto di più ovviamente per arginare la pandemia o i prezzi dell’energia che si sono alzati. Ma se ci sarà una vittoria russa, il prezzo che dovremmo pagare noi è molto più alto“.

E conclude, smentendo che sia l’Ucraina a perdere nel conflitto: “Putin recentemente ha dovuto raddoppiare il prezzo dell’ingaggio delle persone che vanno a farsi ammazzare in Ucraina: 20mila dollari. In Ucraina non pagano le persone che vanno a combattere, c’è una mobilitazione. Certo, questa mobilitazione doveva essere fatta molto prima e la legge deve essere molto più dura, perché secondo me non dovremmo pagare l’assicurazione sanitaria o le pensioni ai vari ucraini che non sono lì a combattere, ma sono qui a lavorare“.

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