“Come si può parlare di legalità in un Paese in cui chi governa non riconosce le decisioni dei giudici?”. Da Napoli l’ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho commenta così le reazioni, affidate per lo più ai social, di numerosi esponenti della maggioranza dopo la decisione dei giudici della sezione immigrazione del Tribunale di Roma di bocciare il trattenimento dei migranti nei centri di permanenza appena inaugurati in Albania. “Scrivono che le decisioni dei giudici sono indecenti e inaccettabili, che i magistrati sono politicizzati, che fanno lavoro di opposizione. Ogni volta che un giudice – prosegue il deputato del M5S – prende una decisione contraria al Governo, ecco che loro vengono fuori con affermazioni sovversive. Non è pensabile – conclude – che un pm o un giudice debba essere censurato perché ha adottato una decisione contraria alla linea governativa. Qui si vorrebbero giudici e pm proni alla linea governativa, ma non è questo il principio che governa una democrazia”