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“Sono rimasto a guardare Puff Daddy negli occhi, chiedendomi quando finirà tutto”: così Liam Payne nel 2017. Spuntano i complottisti: “Lo ha ucciso il rapper”

Diventa virale una intervista del 2017, in cui il cantante prendeva in giro il produttore

Come ogni morte che si rispetti fioccano sul Web le teorie dei complottisti. E nemmeno con Liam Payne si è fatta eccezione. In queste ore circola una vecchia intervista del cantante scomparso realizzata nel 2017 durante il talk The Graham Norton Show, in cui Liam aveva raccontato del suo incontro con il magnate dell’hip hop.

Una festa in cui erano presenti sia Daddy che Jay-Z e Leonardo DiCaprio. Imbarazzatissimo il cantante ha provato a scambiare due chiacchiere con il produttore imitandolo in diretta con una rista diabolica, poi ha anche rivelato di avergli dato la mano e Daddy per quella che ha definito “la stretta di mano più lunga della mia vita. Sono rimasto seduto lì a guardare Diddy negli occhi, chiedendomi quando finirà tutto questo”.

Da qui poi si sono scatenate le ipotesi più disparate sul fatto che Liam Payne sia stato indotto al suicidio e che i sicari di Daddy gliel’avrebbero fatta pagare. Ma sono solo pettegolezzi senza alcun fondo di verità, naturalmente. Cioè che nasce nel Web, muore nel Web.