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“Sono tre anni che viaggio con questa valigia e non ho mai avuto problemi, ora ho dovuto sborsare 90 euro a Ryanair perché le ruote sporgono”: la rabbia del passeggero

di F. Q.
“Sono tre anni che viaggio con questa valigia e non ho mai avuto problemi, ora ho dovuto sborsare 90 euro a Ryanair perché le ruote sporgono”: la rabbia del passeggero

Viaggiare low-cost può trasformarsi in un incubo, soprattutto quando si ha a che fare con le rigide (e a volte incomprensibili) politiche sui bagagli a mano di alcune compagnie aeree. Ne sa qualcosa Austin Price, 28enne britannico, che si è visto costretto a pagare 90 euro extra per la valigia con la quale viaggia da tre anni, “colpevole” di avere le ruote leggermente sporgenti.

“Sono tre anni che volo con Ryanair, l’ultima volta ed è stata aprile con lo stesso bagaglio e non ho mai avuto problemi”, racconta Austin, che aveva prenotato l’imbarco prioritario proprio per assicurarsi di poter portare la sua valigia da 10 kg in cabina. Ma al momento del check-in, la doccia fredda: l’assistente di terra ha chiesto all’uomo di inserire il bagaglio nello strumento di controllo ma, nonostante le dimensioni della valigia rientrassero nei limiti consentiti, le ruote rigide gli impedivano di entrare perfettamente nel misuratore.

“Le ruote non rientrano nel calcolo delle misure”, protesta Austin, ma l’addetto al check-in è irremovibile: “Devi pagare“. E così, il giovane si vede costretto a sborsare 75 sterline (circa 90 euro), ben più delle 28 sterline indicate sul sito di Ryanair per l’extra bagaglio. “È frustrante”, commenta Austin su Twitter. “Alcune persone vanno in vacanza con un budget limitato, sarebbe meglio spendere quei soldi per una cena che per un bagaglio per cui hai già pagato!”.

Ma le proteste di Austin non sono servite a nulla. Ryanair, contattata dal giovane, ha ribadito la correttezza della procedura, sostenendo che il bagaglio non rispettava le dimensioni consentite. “Il bagaglio del passeggero superava le dimensioni consentite ed è stato giustamente tenuto a pagare la tariffa standard“, ha dichiarato un portavoce della compagnia.

L’episodio di Austin si aggiunge a una lunga serie di polemiche che vedono protagonista Ryanair, accusata di applicare politiche poco trasparenti e di addebitare costi extra ai passeggeri. Di recente, la compagnia è finita nel mirino di Which?, l’equivalente britannico di Altroconsumo, per aver costretto i genitori a pagare un supplemento per sedersi accanto ai propri figli.

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