“Stellantis siamo tutti e tutte noi. Con le polemiche non si risolve nulla. Capaci di competere con i migliori. #coraggio #intraprendenza #responsabilità”. Il giorno prima dello sciopero generale, nelle bacheche aziendali degli stabilimenti Stellantis di Mirafiori e Pomigliano sono comparsi diversi volantini. Sfondo blu, logo Stellantis in alto. E un messaggio che ricalca le parole pronunciate dal presidente del gruppo John Elkann nei giorni precedenti: “Oggi, come è accaduto in ognuno dei momenti difficili della nostra storia, intendiamo affrontare i problemi lavorando seriamente, insieme alle nostre persone e contando sugli elementi fondamentali dello ‘spirito Fiat’ – aveva detto Elkann – coraggio per superare le difficoltà; intraprendenza per costruire il futuro; e senso di responsabilità verso le comunità a cui siamo legati. Con le polemiche strumentali, i rancori, i protagonismi non si risolve niente. Non si costruisce nulla”.
Ma a colpire i lavoratori è stato il tempismo del volantino, comparso sulle bacheche degli stabilimenti Stellantis meno di 24 ore prima dello sciopero generale di oggi. “Una provocazione e un’intimidazione – racconta al fatto.it il delegato rsu Fiom delle carrozzerie di Mirafiori Giacomo Zulianello – la nostra non è una polemica ma una lotta seria, responsabile e intraprendente per provare a salvare i posti di lavoro”. Salvarle da chi? “Da chi in questi quindici anni, da Marchionne a Tavares, non ne ha azzeccata una. Ci dicano come stanno le cose: hanno sbagliato tutto oppure stanno portando avanti un progetto di dismissione dell’auto in Italia?”.