La Confessione di Peter Gomez arriva nella prima serata del sabato di Rai3 per quattro puntate a partire dal 19 ottobre. Per la seconda stagione targata Viale Mazzini, il talk condotto dal giornalista conquista la prestigiosa fascia del prime time e aumenta il numero di ospiti che ogni settimana si “confessano” nel suo salotto. Tre, e non più due, le personalità del mondo della politica e dello spettacolo pronte a raccontarsi senza filtri dal punto di vista umano e professionale. Tra i protagonisti di questo nuovo ciclo anche Lella Costa, Beppe Vessicchio e Gad Lerner.
LE ANTICIPAZIONI DELLA PRIMA PUNTATA – Ad aprire le danze nella prima puntata è Alessandro Di Battista, ex deputato del Movimento 5 Stelle che non le manda a dire a Luigi Di Maio, un tempo suo amico e “fratello”. Chiamato a commentare l’intervista rilasciata dall’ex ministro degli Esteri a Maria Latella – nella quale sosteneva di aver “provato il più possibile a portare il movimento sul filoatlantismo, anche su una posizione più bilanciata su Israele”, Di Battista dapprima esprime tutto il suo disappunto con la mimica facciale, per poi osservare: “Ha detto una minchiata, no? Come tante di quelle che sta dicendo ultimamente. Vuole far credere che il 30 per cento lo abbiamo preso all’epoca perché voleva posizioni più filoisraeliane? È una roba patetica, però chi è causa del suo mal, pianga se stesso”. E rivolgendosi direttamente al conduttore chiosa: “Io, Peter, cammino a testa alta, sempre e comunque, lui no”.
LE LACRIME DI VERONICA PIVETTI – Ricca di aneddoti è invece la “confessione” di Veronica Pivetti, dalla delusione per il genere maschile (“Ho dato, ho fatto le mie esperienze, ho chiuso. Grazie […] Escluso il mio ex marito, che è una bravissima persona, il resto è stato abbastanza deludente”) alla scelta di non diventare madre: “Non sono pentita. Sono sicura che avere un figlio sia bellissimo, ma non me ne frega niente di non averne avuti perché ho fatto altri figli: film, fiction, spettacoli, animali che tratto con amore infinito. Non rimpiango niente di quello che non ho”. Il volto di tante fiction Rai si commuove nel rivedere le immagini di quel 16 aprile 1994, quando la sorella Irene – recentemente condannata a 4 anni per evasione fiscale e autoriciclaggio – a 31 anni è diventata la presidente della Camera più giovane mai eletta. “Perché piange?”, domanda Gomez. “Perché è una vita fa”, replica l’attrice, “Io stavo con mio marito a seguire (in tv, ndr). Succede questa cosa, avevamo due confezioni di Tegolini e le abbiamo finite, e lui s’è fatto anche del whisky. È stato un momento forte per la mia famiglia”.
L’APPELLO DI PIETRO ORLANDI – Chiude la puntata l’intervista a Pietro Orlandi, da 41 anni alla ricerca della verità sulla scomparsa della sorella Emanuela. Tra le tante piste seguite dagli inquirenti anche quella familiare, dopo che è emerso che uno zio, oggi scomparso, aveva fatto delle avances alla sorella più grande, Natalina, la quale a tal proposito si era confidata con il suo confessore di allora. “Questa è una cosa accaduta cinque anni prima della scomparsa di Emanuela. – chiarisce Pietro Orlandi – Mia sorella era entrata da poco alla Camera (Natalina era stata assunta a Montecitorio, ndr) e ha spiegato molto bene come sono andati i fatti, cioè che si trattava di avances molto leggere”. Nel salotto di Peter Gomez, Orlandi ripete un appello fatto più volte in questi anni a Sua Santità: un incontro privato per parlare della sorella Emanuela. “C’è stato solo un incontro pubblico, che voi avete cercato, in cui per due volte il Papa le ha detto: ‘Emanuela è in cielo, Emanuela è in cielo’, come l’ha interpretata questa frase?”, chiede il giornalista. “In quel momento mi si è gelato il sangue. – risponde l’ospite – Perché dopo tanti anni, al di là del fatto che sentivo un Papa nominare Emanuela, essendo il nome di Emanuela Orlandi ancora tabù in Vaticano, il fatto che mi abbia detto in parole semplici ‘Emanuela è morta’, mi ha fatto dire: ‘Io spero che lei mi aiuti ad arrivare alla verità e spero ancora che Emanuela possa essere viva’”. Al momento, però, non sembrerebbe esserci spazio per un ulteriore confronto: “Io da quel momento ho fatto tante richieste a lui, al suo segretario particolare, per avere un incontro, per avere una spiegazione a quella situazione e non c’è stata la possibilità, perché il muro si è alzato più di prima” conclude l’ospite.
La Confessione è un programma realizzato da Loft Produzioni, ideato da Luca Sommi e Peter Gomez, scritto da Cecilia Pandolfi, Giovanni Robertini e Alberto Piccinini e la collaborazione di Elena Rosselli, con la regia di Matteo Forzano, fotografia di Mauro Ricci, scenografia di Giorgia Ricci.