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Liam Payne e il giallo del video in cui abbraccia i fan e firma autografi prima di morire: ecco come stanno davvero le cose

La notizia della morte di Liam Payne ha scosso milioni di fan e l’intero mondo della musica. L’ex membro degli One Direction, una delle boy band più influenti e amate degli ultimi decenni, è scomparso in circostanze ancora avvolte nel mistero dopo una caduta dal terzo piano di un hotel a Buenos Aires, Argentina. Aveva solo 31 anni.

Le prime informazioni emerse dopo l’incidente non hanno fatto altro che alimentare l’incertezza e la confusione tra i fan. Il tragico evento è avvenuto nella notte tra il 16 e il 17 ottobre, e, poco dopo la diffusione della notizia, il web è stato inondato di messaggi di dolore e incredulità da parte dei suoi ammiratori, colleghi e artisti da tutto il mondo. Una delle voci più potenti degli One Direction, con milioni di fan in ogni angolo del globo, se n’è andata troppo presto, lasciando dietro di sé domande senza risposta.

Una delle storie più controverse che ha circolato nelle ore successive alla morte di Payne riguarda un video comparso su diverse piattaforme social. Nel filmato si vede Liam mentre sorride, firma autografi e scambia parole affettuose con i fan fuori dall’hotel. Queste immagini hanno rapidamente fatto il giro del mondo, suscitando sentimenti contrastanti. Per molti, rappresentavano l’ultimo momento felice del cantante; per altri, una prova di come il suo stato emotivo fosse ancora sereno e in equilibrio prima del drammatico evento.

Un utente ha condiviso il video con la didascalia: “Un’ora prima a salutare i fan, a firmare autografi. Risponde ‘sto bene’ al come stai di una fan e un’ora dopo non c’è più”. Questa descrizione ha sollevato ulteriori dubbi, portando molti a chiedersi come un giovane apparentemente in salute e di buon umore potesse essere vittima di un incidente così tragico poche ore dopo. Tuttavia, alcune fonti hanno presto fatto notare che il video non era stato registrato la notte dell’incidente. Il filmato risalirebbe in realtà al 2 ottobre, molti giorni prima della caduta fatale. Questo ha portato molti a interrogarsi non solo sulla veridicità delle informazioni che circolano, ma anche su cosa fosse successo realmente nelle ore che hanno preceduto la morte del cantante.