Luca Rigoldi, pugile vicentino in possesso della cintura Wbc International dei Piuma, già campione europeo (per più di due anni) e italiano dei Super Gallo, ha deciso di concludere la carriera da atleta professionista. Lo farà stasera 19 ottobre con un match d’addio in provincia di Vicenza, al Palasport di Villaverla. Queste sono settimane in cui la boxe italiana sta salutando alcuni dei suoi figli prediletti. Ma se le decisioni di Emiliano Marsili (48 anni) e Giovanni De Carolis (40) sono dovute principalmente all’età, sportivamente avanzata, la scelta di Rigoldi è diversa, avendo pensato di chiudere giovane, a 31 anni. Sente il bisogno di costruirsi una vita professionale fuori dal ring: gestisce già da tempo un paio di palestre nella sua città, fa consulenze per quanto riguarda l’aspetto motivazionale in aziende della zona, ha partecipato a un film, scritto un libro e chissà su quante altre cose si cimenterà da lunedì prossimo in poi.

Rigoldi è un uomo che sicuramente saprà imporsi con carattere, intelligenza e impegno. Anche la sua carriera da pugile è stata così. Dotato di talento sì, perché sennò non arrivi a vincere il titolo europeo, ma non di una classe pura da campionissimo, Rigoldi è arrivato a certi livelli grazie al lavoro, ad una dedizione totale per questo sport e ad una forza di volontà davvero fuori dal comune. Va riconosciuto anche che per la sua crescita è stato fondamentale il maestro Gino Freo, un allenatore che ha portato al successo altri pugili, ma che con Luca sembra davvero arrivato ad un rapporto simbiotico. “Un allievo meraviglioso, onesto fino in fondo. Mi ha dato tanto, in palestra lascia un vuoto. Sono contento che rimarrà nell’ambiente, come rappresentante degli atleti nel comitato regionale veneto ed è candidato ora anche a livello nazionale”, dice Freo a ilfattoquotidiano.it, mentre il suo allievo prediletto è sotto la doccia dopo l’allenamento.

Nell’agosto del 2022 è diventato virale un video in cui il maestro parla al suo allievo, seduto sullo sgabello durante il minuto di pausa tra un round e l’altro. Il match è quello con Geram Eloyan, valevole per il titolo Unione Europea Ebu. In piedi, piegato verso il ragazzo, Freo gli parla: “Sii orgoglioso di te, sii orgoglioso di te, sei un uomo, sei un grande uomo, Luca, dai Luca! Luca, guardami negli occhi, abbiamo lavorato tanto, abbiamo lavorato da morire, sotto il caldo. E’ l’ultima ripresa, lui si butta e tu non accettare lo scambio, sei più bravo e devi dimostrarlo, Luca, è l’ultima ripresa e stai facendo un’impresa, facciamola, dai facciamola”. Dopo queste parole motivazionali, che fanno venire gli occhi lucidi anche riviste oggi, Rigoldi porta a casa un incontro diventato complicato, mantenendo la cintura. Quelli appena passati sono stati gli ultimi giorni di allenamento che i due hanno svolto insieme nella palestra della Boxe Piovese. Questa settimana ogni giorno è stato dedicato alla preparazione del match.

Rigoldi intanto esce dallo spogliatoio. “Ai compagni – racconta a ilfattoquotidiano.it – dico scherzando che queste sono state le ultime volte in cui hanno potuto menarmi. Io sono tranquillo, sono uno che guarda sempre avanti. Mi fermo perché le botte fanno male, perché rischiavo di non riempire più di gioia il borsone degli allenamenti, perché non sarebbe stato facile tenere sul ring quel ritmo forsennato che mi ha fatto vincere tanto. A 31 anni ora mi dedicherò completamente alle mie attività imprenditoriali“. Ma smettere così presto non può essere considerato in parte anche un fallimento del movimento pugilistico italiano? “Non lo so, ma sta di fatto che non ho mai fatto il professionista al cento per cento, avendo sempre dovuto seguire troppe cose nella mia carriera, anche prima di un match importante. Se la situazione fosse stata diversa, avrei potuto continuare ancora un po’ e anche la mia carriera poteva essere diversa. Ma di sicuro oggi non potrei migliorare quanto realizzato fino ad oggi. Il mio impegno federale servirà anche a migliorare certe dinamiche per i pugili italiani“. E dunque siamo all’ultimo valzer. Il 19 ottobre presso il Palazzetto dello Sport delle scuole medie di Villaverla (VI) si terrà l’evento “Stay Strong” con cui Rigoldi darà l’addio, come atleta professionista, alla boxe. Parte del ricavato andrà a Casa Goma, associazione del fratello più giovane Marco, missionario laico in Congo, dove si occupa di bambini in difficoltà. Alla serata saranno presenti anche rappresentanti dell’associazione no profit StayStrong.

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