Pietro Orlandi, ospite a La Confessione di Peter Gomez in onda sabato 19 ottobre alle 21, ha affrontato una delle tante piste vagliate dagli inquirenti sulla scomparsa della sorella Emanuela il 22 giugno 1983, la pista familiare, riguardante alcune avances fatte alla sorella più grande, Natalina, nel 1978, da parte di uno zio, oggi scomparso, rivelate dal confessore di allora della ragazza. “Questa è una cosa accaduta cinque anni prima della scomparsa di Emanuela. – ha detto Pietro Orlandi – Mia sorella era entrata da poco alla Camera (Natalina era stata assunta a Montecitorio, ndr) e ha spiegato molto bene come sono andati i fatti, cioè che si trattava di avances molto leggere”. Poi, il fratello di Emanuela ha continuato: “Natalina si è trovata in una situazione di imbarazzo e la prima cosa che ha fatto è stata quella di andare a parlare con un monsignore che lei conosceva molto bene. Gli ha raccontato questa cosa e lui ha chiesto: ‘Ma è successo qualcosa?’, ‘come sono i rapporti adesso?’. Lei ha risposto: ‘sono tornati normali’”. Secondo Orlandi la replica del confessore è stata: ‘Quindi basta, non ci pensare più’ ed è finita là”.
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