La correlazione tra il farmaco a base di semaglutide e il rischio di cecità è stata analizzata da un team di esperti guidato dal prof. Joseph Rizzo
Che l’uso dei farmaci come l’Ozempic a base di semaglutide per l’autodimagrimento fosse improprio era noto da tempo (checché ne abbiano detto VIP e influencer). Che invece questi stessi farmaci rischino di scatenare una preoccupante patologia oculare che può portare alla cecità, è notizia più recente che dovrebbe ulteriormente sconsigliare dall’abuso di questi medicinali.
Un gruppo di esperti americani ha infatti scoperto che persone affette da diabete alle quali era stato prescritto il semaglutide avevano quattro volte più probabilità di ricevere una diagnosi di neuropatia ottica ischemica anteriore non arteritica (NAION). In più le persone sovrappeso o obese che assumevano questi farmaci avevano sette volte più probabilità di sviluppare la condizione rispetto a coloro che assumevano altri farmaci per perdere peso. Va precisato che gli studiosi hanno definito i risultati “significativi ma provvisori” , anche perché non è stato dimostrato un nesso causale e i ricercatori non sanno perché esista questa associazione, né perché sia stata segnalata una differenza tra i gruppi diabetici e quello delle persone in sovrappeso.
Gli autori hanno comunque esortato i medici ad avvertire i pazienti del rischio, soprattutto se soffrono di “altri problemi al nervo ottico, come il glaucoma”. Lo studio, guidato dal dott. Joseph Rizzo, direttore del servizio di neuro-oftalmologia del Mass Eye and Ear e professore di oftalmologia presso la Harvard Medical School, è stato pubblicato su “JAMA Ophthalmology”. “L’uso di questi farmaci è esploso in tutti i paesi industrializzati ed effettivamente hanno fornito benefici molto significativi in molti modi, ma le discussioni future tra un paziente e il suo medico dovrebbero includere la NAION come un rischio potenziale – ha affermato Rizzo – È importante comprendere, tuttavia, che il rischio aumentato è correlato a un disturbo che è relativamente poco comune”.
La NAION è relativamente rara, e colpisce fino a 10 persone su 100.000 nella popolazione generale. La NAION è la seconda causa principale di cecità del nervo ottico (seconda solo al glaucoma) ed è la causa più comune di cecità improvvisa del nervo ottico. Si pensa che sia causata da un ridotto flusso sanguigno alla testa del nervo ottico, con la conseguenza di una perdita visiva permanente. Secondo Rizzo, la perdita visiva causata dalla NAION è indolore e può progredire per molti giorni prima di stabilizzarsi, e c’è relativamente poco potenziale di miglioramento. Attualmente non ci sono trattamenti efficaci per la NAION. L’impulso per lo studio si è avuto alla fine dell’estate del 2023, quando Rizzo e altri neuro-oftalmologi del Mass Eye and Ear hanno notato una tendenza inquietante: tre pazienti avevano ricevuto una diagnosi di perdita della vista causata da questa malattia del nervo ottico relativamente rara in una sola settimana. I medici hanno osservato che tutti e tre i pazienti stavano assumendo semaglutide. Questa constatazione ha spinto il team di ricerca Mass Eye and Ear a condurre un’analisi retrospettiva della propria popolazione di pazienti per verificare se fosse possibile identificare un collegamento tra questa malattia e questi farmaci, la cui popolarità stava aumentando sempre di più. I ricercatori hanno analizzato le cartelle cliniche di oltre 17.000 pazienti del Mass Eye and Ear trattati nei sei anni successivi al rilascio di Ozempic e hanno suddiviso i pazienti in quelli a cui era stato diagnosticato il diabete o condizioni di sovrappeso/obesità.
I ricercatori hanno confrontato i pazienti che avevano ricevuto prescrizioni di semaglutide rispetto a quelli che aveano assunto altri farmaci per il diabete o per la perdita di peso. Quindi, hanno analizzato il tasso di diagnosi di NAION nei gruppi, che ha rivelato significativi aumenti del rischio. Graham McGeown, professore onorario di fisiologia alla Queen’s University di Belfast , ha dichiarato: “Questa ricerca suggerisce un’associazione tra il trattamento con semaglutide e una forma di neuropatia ottica che mette a rischio la vista, ma idealmente ciò dovrebbe essere testato in studi più ampi. Dato il rapido aumento dell’uso del semaglutide e la sua possibile autorizzazione all’uso per una serie di problemi diversi dall’obesità e dal diabete di tipo 2, la questione merita ulteriori studi, ma i possibili effetti collaterali del farmaco devono sempre essere valutati rispetto ai probabili benefici”.