L’America’s Cup, uno dei trofei più antichi e prestigiosi della vela, rimane nelle mani del Team Emirates New Zealand, che ha sconfitto Ineos Britannia con un netto 7-2 nella finale disputata a Barcellona. I neozelandesi, già vincitori di cinque edizioni, diventano così la prima squadra a conquistare per tre volte di seguito la celebre “Vecchia Brocca”, consolidando la loro supremazia nel panorama internazionale della vela.

L’ultima regata tra i due team ha visto un inizio promettente per gli inglesi, guidati dal veterano Ben Ainslie. Ineos Britannia è riuscito a prendere inizialmente la testa della regata, mantenendo sottovento New Zealand e dominando il lato sinistro del campo di gara. Tuttavia, la superiorità tecnica e la velocità della barca neozelandese hanno presto fatto la differenza. Alla seconda virata, il team kiwi ha costretto gli avversari a una manovra forzata, iniziando a ridurre il distacco fino a prendere il comando della regata.

Dopo aver superato i britannici, New Zealand ha incrementato il vantaggio fino a 200 metri prima del primo giro di boa, chiudendo con un margine di 19 secondi. Nel secondo lato, la distanza si è allargata ulteriormente, superando i 300 metri. Nonostante un momento di difficoltà nella seconda bolina, quando i neozelandesi sono finiti in un’area di bonaccia, il team è riuscito a mantenere il controllo e a riprendere velocità, evitando il ritorno definitivo degli inglesi.

La regata è rimasta combattuta fino al quarto giro di boa, con New Zealand che vantava un distacco di 13 secondi, ma la superiorità dei neozelandesi è emersa di nuovo chiaramente nel quinto lato, quando la distanza è aumentata fino a 600 metri. Nell’ultimo tratto di gara, Britannia ha tentato una disperata rimonta, ma il gap era ormai troppo ampio per essere colmato. Alla fine, il team britannico ha dovuto arrendersi, dando l’addio al sogno di vincere la competizione che fu convocata proprio dai britannici ai tempi della regina Vittoria, ma che non sono mai riusciti a conquistare.

Il successo di Emirates New Zealand conferma ancora una volta la forza del team e della nazione oceanica in questa competizione, consolidando il loro status di leader indiscussi nella storia dell’America’s Cup.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Morta Giulia Manfrini: la surfista 36enne trafitta da un pesce spada mentre si allenava nell’Oceano Pacifico

next
Articolo Successivo

“Vinceremo un trofeo”. Annie Charlotte, la modella con due vagine diventata fanatica del Tottenham: “Per questo perdo dei followers”

next