Il suo progetto è un ambizioso piano che mira a trasformare la città in un centro di riferimento per l'arte del nostro tempo, un ponte tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione
Todi, lo splendido borgo medievale che ha stregato artisti del calibro di Beverly Pepper e Alighiero Boetti, si candida a diventare la Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2026. Il suo progetto, “Ponte Contemporaneo”, è un ambizioso piano che mira a trasformare la città in un centro di riferimento per l’arte del nostro tempo, un ponte tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione.
Immaginate un luogo dove la storia millenaria si fonde con l’arte contemporanea, dove palazzi medievali e chiese rinascimentali ospitano installazioni e performance di artisti visionari. Todi, con il suo fascino senza tempo, è pronta a trasformarsi in un laboratorio di creatività, un ponte tra epoche e culture diverse. Il suo nome, “Todi”, deriva dall’antico Tular, che significava “confine” tra la civiltà umbra ed etrusca lungo il fiume Tevere: oggi la città si propone di superare questo confine, aprendosi al mondo e diventando un punto di incontro tra culture e generazioni.
Il progetto “Ponte Contemporaneo” prende ispirazione dal ponte Bailey sul Tevere, una struttura bellica della seconda guerra mondiale recuperata e trasformata in una passerella ciclopedonale. Un simbolo di rinascita e di connessione, che unisce il centro città alle frazioni e rappresenta un modello di approccio sostenibile alla vita. Ma non solo: in cantiere ci sono anche la riqualificazione di spazi urbani, la creazione di un nuovo Museo di Arte Contemporanea nella trecentesca Torre del Palazzo dei Priori e un ricco programma di mostre, installazioni e residenze artistiche. Un’occasione unica per scoprire il volto contemporaneo di questa cittadina, immergersi nella sua atmosfera magica e lasciarsi ispirare dalla sua energia creativa.
Todi vanta infatti una lunga tradizione nel campo dell’arte contemporanea. Fin dagli anni ’70, artisti di fama internazionale come Beverly Pepper, Piero Dorazio, Alighiero Boetti, Brian O’Doherty, Arnaldo Pomodoro e Fabrizio Plessi hanno scelto la città umbra come luogo di residenza e creazione. Le loro opere sono oggi parte integrante del patrimonio artistico di Todi, e testimoniano il fertile dialogo tra la città e l’arte contemporanea. Ecco perché “Ponte Contemporaneo” non è solo un progetto artistico, ma anche un’opportunità per rilanciare il territorio, promuovere il turismo sostenibile e favorire l’inclusione sociale. Un ponte verso un futuro in cui l’arte e la cultura siano accessibili a tutti, in un dialogo costante tra passato, presente e futuro. La decisione del Ministero della Cultura è attesa per il 25 ottobre: riuscirà la città umbra a conquistare il prestigioso titolo e a trasformare il suo sogno in realtà?