Passato a giugno dalla vicepresidenza del consiglio regionale del Veneto alla poltrona di sindaco di Bassano del Grappa, il leghista Nicola Ignazio Finco è subito incappato in una grana. Anzi, una doppia contestazione legata al “Gabinetto del sindaco”. Ha infatti scelto due nuovi collaboratori di vertice, avvalendosi dell’articolo 90 della legge 267/2000 che disciplina la costituzione degli uffici di supporto agli organi istituzionali.

Si tratta di un “funzionario amministrativo”, con compiti di capo di gabinetto, e di un “istruttore amministrativo” come segretario particolare. Due figure chiave, ma esterne alla macchina comunale, perché Finco non ha trovato nell’organigramma nessuno che potesse assolvere alle funzioni fiduciarie. L’assunzione dei collaboratori a tempo determinato (fine della legislatura) è stata prevista con delibera “per un costo complessivo massimo, comprensivo del trattamento accessorio e degli oneri indiretti (esclusa Irap), pari a 46.283 euro per l’anno in corso, e 92.566 euro per ciascuno degli anni successivi”.

Il problema è esploso quando, ultimato il processo comparativo in una rosa di candidati, ha annunciato le scelte. Capo di gabinetto sarà l’ex segretario regionale della Provincia di Vicenza, Angelo Macchia, un funzionario di lungo corso, 68 anni, in pensione, il che comporta una serie di questioni legate alle assunzioni pubbliche. In linea di principio sono negate a chi è in quiescenza, salvo deroghe. Il segretario particolare è invece Matteo Celebron, già testimone di nozze del sindaco e segretario della Lega di Vicenza, proveniente dal gruppo di collaboratori della Lega in consiglio regionale.

Per dribblare il problema del pensionato Macchia, Finco ha fatto ricorso a un parere dell’avvocato Giuseppe Panassidi, direttore responsabile della rivista Moltocomuni, per conto della società Nomodidattica di Verona. Il professionista ha scritto che Macchia può essere assunto, ma non può espletare attività gestionali, solo di indirizzo e controllo proprie delle autorità politiche.

Le minoranze sono insorte. Roberto Campagnolo per il Pd, l’ex sindaco Riccardo Poletto per Bassano Passione Comune e Paolo Retinò per Tutti Europa Verde, hanno convocato una conferenza stampa per contestare tutto: i tempi rapidissimi di selezione, la mancata presenza di risorse interne al Comune per le due cariche, la spesa aggiuntiva che in cinque anni sfiorerà i 500mila euro (considerando l’Irap) e il fatto che sia stato privilegiato il compare di nozze del sindaco.

“Il 5 luglio viene presentata la giunta, il 18 luglio si pensa già alla revisione dello staff del sindaco, poi la ricognizione in dieci giorni negli uffici comunali: si è arrivati all’assunzione in poco più di un mese, in base ad un rapporto fiduciario con il sindaco, di Celebron e del dottor Macchia” ha detto Campagnolo. Ha spiegato come le risposte degli uffici sulle indisponibilità interne siano arrivate dopo la formale dichiarazione che queste non erano state trovate. Con un bisticcio di date sul caso Macchia: nel giorno in cui viene firmato il decreto di assunzione parte la richiesta di parere per Nomodidattica, che arriva a cose già fatte.

“La possibilità di assumere delle figure sulla fiducia è ben diversa dall’assumere amici politici, dichiara Retinò. Celebron non è una figura neutra dal punto di vista politico, al di là delle sue competenze. Assumere persone amiche in questo modo è una maniera inaccettabile di gestire il potere politico”. L’ironia di Poletto: “Una cosa che non è mai stata d’urgenza è stata risolta in tempi record. L’unica priorità era sistemare l’ufficio di Finco”.

Tirato in ballo così pesantemente, il sindaco replica ricordando i molti compiti di cui deve occuparsi. “Tutte le decisioni sono state prese nel pieno rispetto delle normative e nell’interesse della collettività, con l’intento di garantire un servizio efficiente sia per la cittadinanza, sia per il buon funzionamento della macchina comunale, affidandoci a persone di comprovata esperienza e capacità. Le due posizioni, di cui una part-time, comportano un impiego di risorse notevolmente inferiore rispetto a quanto dichiarato in precedenza”.

Replica delle minoranze: “Hanno assunto due dipendenti categoria C1 e D1, impedendo ad altre aree di assumerli, pagandoli mediamente di più rispetto ai loro colleghi di pari livello ma che per contratto possono fare molte meno cose di quello che dovrebbero e potrebbero fare. Così il sindaco avrà due persone che ci costeranno 500mila euro e che rispondono al telefono per lui o presenziano a qualche riunione al suo posto”.

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