È stato il sindaco di Casalecchio, Matteo Ruggeri, a salire sul palco durante il concerto per spiegare la situazione e rassicurare il pubblico: "Qui siete al sicuro e tranquilli"
Una serata di musica e divertimento si è trasformata in un’attesa imprevista per migliaia di spettatori al concerto di Umberto Tozzi all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, Bologna. A causa dell’allerta rossa e delle forti piogge che hanno allagato interi quartieri della città, il pubblico è stato trattenuto all’interno del palazzetto per un paio d’ore dopo la fine del concerto, per garantire la sicurezza e evitare di aggravare la situazione del traffico sulle strade già difficilmente percorribili.
È stato il sindaco di Casalecchio, Matteo Ruggeri, a salire sul palco durante il concerto per spiegare la situazione e rassicurare il pubblico: “Qui siete al sicuro e tranquilli, ma per almeno due ore dovete restare qui e non potete mettervi in viaggio. Non si riesce a imboccare il casello dell’autostrada e non si va verso Porretta, qui la situazione non è problematica, lo facciamo per tenere tutti in sicurezza. Io sarò qui con voi“. La decisione, presa in accordo con la Prefettura e il sindaco metropolitano Matteo Lepore, ha suscitato reazioni contrastanti sui social. Mentre alcuni hanno apprezzato la prudenza e il senso di responsabilità delle autorità, altri hanno criticato la scelta di non annullare preventivamente il concerto, considerata l’allerta rossa.
“Capisco la necessità di garantire la sicurezza, ma perché non annullare il concerto prima?“, ha commentato un utente su Facebook. “Così facendo, si sono create solo ulteriori difficoltà e disagi per il pubblico”. Altri, invece, hanno espresso solidarietà e comprensione per la decisione presa: “In una situazione di emergenza come questa, la sicurezza deve essere la priorità”, ha scritto un altro utente. “Meglio aspettare un paio d’ore in più che rischiare incidenti sulle strade”. Tra i commenti, anche quello di una spettatrice che si è detta “più al sicuro rimanendo all’interno del palazzetto, piuttosto che avventurarsi sulle strade allagate”.