Cronaca

Crisi climatica, Bologna allagata: morto un 20enne. “Sulla città una sorta di slavina d’acqua”. Tremila gli evacuati

Ore di precipitazioni senza precedenti, causate dalla crisi climatica, hanno colpito l’Emilia-Romagna e la città metropolitana di Bologna. Tra il pomeriggio del 19 e la mattina del 20 ottobre, sono caduti fino a 175 millimetri di pioggia, sul capoluogo, sulla prima collina e in comuni limitrofi come Pianoro, San Lazzaro di Savena o Casalecchio di […]

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Ore di precipitazioni senza precedenti, causate dalla crisi climatica, hanno colpito l’Emilia-Romagna e la città metropolitana di Bologna. Tra il pomeriggio del 19 e la mattina del 20 ottobre, sono caduti fino a 175 millimetri di pioggia, sul capoluogo, sulla prima collina e in comuni limitrofi come Pianoro, San Lazzaro di Savena o Casalecchio di Reno. Una quantità enorme se si considera la media storica dell’intero mese di ottobre che è di poco superiore ai 70 millimetri. “La città di Bologna”, ha detto la presidente facente funzione Irene Priolo, “è l’esemplificazione dell’evento che si è scaricato in collina, con l’indice di saturazione dei suoli dovuto all’evento di due giorni fa e che ha creato una sorta di slavina d’acqua. Acqua, acqua ovunque in quantità molto importanti“. Un fenomeno che ha trasformato le strade, anche nel centro storico, in torrenti, costringendo il sindaco Matteo Lepore a chiedere ai residenti di spostarsi ai piani superiori delle case. Nella giornata di domani, 21 ottobre, a Bologna resteranno chiusi nidi e scuole di ogni ordine e grado. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati in tutte le province dell’Emilia-Romagna più di 600 interventi, 165 solo nel bolognese, a opera dei Vigili del fuoco. In totale in Regione, le persone evacuate sono almeno 3mila.

La vittima – Una persona ha perso la vita nella notte a causa delle inondazioni. In mattinata, l’elicottere dei vigili del fuoco ha individuato il corpo senza vita di un giovane disperso a Botteghino di Zocca (comune di Pianoro nel Bolognese), dopo che nella notte l’auto su cui viaggiava è stata travolta dalla piena del torrente Zena. La vittima, 20 anni, si chiamava Simone Farinelli. Era nato in provincia di Brescia, ma abitava ad Ozzano Emilia, paese vicino al luogo dove è morto. Con il fratello aveva raggiunto in auto il paese sull’Appennino bolognese dove abita il compagno della madre, quando sono stati sorpresi dell’acqua del fiume Zena. Mentre il fratello è riuscito a liberarsi e uscire dall’abitacolo, il 20enne non ce l’ha fatta.

Le criticità senza precedenti a Bologna e provincia – La quantità straordinaria di pioggia ha causato l’inondazione di numerose zone di Bologna, con le vie della città allagate e le reti fognarie e di scolo nell’impossibilità di assorbire l’acqua. Inoltre, sono fuoriusciti i torrenti Navile e Ravone. Anche numerosi Comuni del territorio, a sinistra e destra del Reno, e sono interessati da tracimazioni. Nelle prime ore della mattina, le acque dell’Idice sono uscite a monte del tratto arginato in prossimità del ponte di via Rabuina, nel comune di Budrio. Altri allagamenti si sono verificati ad Anzola, Castel Guelfo, Imola, Malalbergo e Baricella, sempre nel bolognese. Criticità pesanti anche nell’imolese, legate al Sillaro.

Le inondazioni in Emilia – Durante la notte tra il 19 e il 20 ottobre, la piena ha interessato anche Ravenna, Modena, Reggio Emilia e le piogge hanno reso critica la situazione su tutte le strade dell’Appennino. Questa mattina in Emilia-Romagna si contavano 8 fiumi sopra il livello 3, la soglia rossa di massima allerta. In totale sono 15 i corsi d’acqua che durante l’evento hanno superato la soglia di allarme. A Medicina (Bologna) si registrano cinque rotture degli argini sul torrente Quaderna e si sono allagati numerosi campi. Poche, per ora, le abitazioni pesantemente danneggiate, ma l’emergenza non è finita.

A Castenaso (Bologna), le acque del torrente Idice hanno invaso il parco Bassa Benfenati, la cassa di espansione che protegge la cittadina, ma non è bastato. Numerosi gli allagamenti di strade, colpiti anche esercizi commerciali e abitazioni. In località Castello, nel comune di Castel Maggiore (Bologna) si è concluso un intervento dell’Esercito, durato tutta la notte, per soccorrere la popolazione. Il torrente Crostolo, affluente del Po, è tracimato nel comune di Cadelbosco di Sopra dove il sindaco Marino Zani ha firmato un’ordinanza di evacuazione per i cittadini di diverse zone sottolineando il “pericolo imminente”. Tracimato anche il Canalazzo nel Comune di Gualtieri, dove pure sono state disposte evacuazioni.

“È peggio delle aspettative. Stiamo facendo il punto per coordinare le azioni che tutta la notte sono andate avanti, col massimo supporto da parte di tutti. Ma le nostre forze non sono neanche minimamente sufficienti” per affrontare tutto questo. Sono state le parole del sindaco di Pianoro, nel Bolognese, Luca Vecchiettini.

A Modena sono stati chiusi Ponte Alto e Ponte dell’Uccellino, quello sul Tiepido in via Curtatona. Chiusi pure i ponti sul Navicello Vecchio, sul fiume Panaro, a causa del superamento della soglia di sicurezza. Si segnalano garage e locali interrati allagati in varie zone della città dopo le esondazioni di fossi e torrenti. In particolare, i problemi maggiori sono sono registrati nella zona di Modena Est, nel quartiere Musicisti. In provincia i principali punti critici sono a Savignano, per l’esondazione del rio Merdone in località Garofano. Difficoltà si registrano anche nella zona di Castelfranco Emilia, nelle frazioni di Manzolino, Gaggio e Piumazzo. Oltre gli argini pure un torrente a Montale Rangone.

Sempre in ambito provinciale, per precauzione, è stata chiusa la Pedemontana dalla rotatoria di Settecani fino allo svincolo di Vignola e l’innesco con la strada provinciale 467 e Formigine nel tratto tra via Belvedere e la rotatoria di Sant’Eusebio. Come fa sapere il Comune di Modena, le piogge incessanti hanno messo a dura prova il sistema dei canali e delle fognature. A Modena città si registrano chiusure sulla Nuova Estense, in via Santa Lucia, nel sottopasso San Giuliano, strada Contorno a Cognento, sottopasso strada Pomposiana, il ponte sulla strada Gherbella, il sottopasso di via Divisione Acqui ed il sottopasso di via Cavo Argine.

Situazione difficile anche nel Reggiano con strade impraticabili tra i comuni di Reggio Emilia, Bagnolo in Piano, Cadelbosco e Santa Vittoria di Gualtieri. Diversi gli ordini di evacuazione in atto. I volontari della Protezione civile e i tecnici comunali hanno monitorato la situazione tutta la notte perché “in maniera inaspettata rispetto alle previsioni, il Crostolo ha iniziato ad alzarsi dalla mezzanotte circa per la saturazione del reticolo minore dei canali”. A Bagnolo i vigili del fuoco hanno portato in salvo anche bambini e ragazzi. A Reggio, in via Cella all’Oldo, sono stati soccorsi gli occupanti di un’auto rimasta bloccata. È stato chiuso il ponte di Sorbolo che collega nella Bassa le province di Reggio e di Parma.

Tra le attività dei carabinieri in Emilia, alle prese da ore con i soccorsi alla popolazione colpita dal maltempo, si segnalano anche alcuni casi in cui i militari dell’Arma sono dovuti intervenire nei pressi degli argini per allontanare persone che si fanno selfie con i fiumi e i torrenti in piena sullo sfondo. È successo per esempio nella Bassa reggiana, in alcuni luoghi e in particolare a Castelnuovo Sotto, in via Limido, vicino all’argine del fiume dove i carabinieri hanno dovuto fare un apposito servizio per invitare i cittadini ad allontanarsi.

Le altre Regioni – Oltre all’Emilia Romagna è emergenza anche in Sicilia e per oggi è segnalata un’allerta arancione su Calabria, Basilicata, Toscana, parte del Veneto e della Lombardia. Resta sospesa la circolazione tra Caltanissetta Xirbi e Dittaino. La riattivazione della linea siciliana è prevista dal gestore della rete ferroviaria nazionale per domani, lunedì 28 ottobre. Prosegue l’intervento dei tecnici. I treni Regionali possono subire limitazioni di percorso e cancellazioni. Sono attive corse con bus.

Situazione sotto controllo, per il momento, nel Mantovano per quanto riguarda i fiumi ingrossati dalla pioggia, che questa mattina sta dando una tregua. Sotto osservazione sono i fiumi Oglio, Po, Chiese e Secchia. Nel viadanese è stato chiuso il ponte di Torre d’Oglio a causa della piena, mentre a Bozzolo il fiume ha invaso alcuni tratti golenali fino ad invadere la zona verde di Tezzoglio ma l’acqua è ancora distante da una cascina. A Marcaria la strada comunale tra Pilastro e Gabbiana è stata chiusa per la tracimazione di alcuni canali, mentre lungo il corso dell’Oglio si temono fontanazzi, quindi infiltrazioni d’acqua negli argini. A Curtatone, nella frazione di Buscoldo, un canale è esondato allagando i campi. La protezione civile sta valutando se evacuare o meno sette persone residenti nella zona.

Il Po tra Cremona e il Cremonese cresce al ritmo di quasi due centimetri all’ora. Il fiume dovrebbe raggiungere il colmo di piena nel primo pomeriggio. All’altezza del ponte che collega Lombardia ed Emilia Romagna ha già superato la prima soglia di attenzione (ordinaria, giallo) andando oltre i due metri sopra lo zero idrometrico, la mobilitazione è generale: gli operatori dell’Aipo, i volontari della Protezione civile e i sindaci dei paesi dell’asta sono in prima linea dalla notte a monitorare il deflusso.

In Liguria per una frana sul piano viabile, è chiusa al traffico, in direzione del confine francese, la strada statale 1 “Via Aurelia” al km 435,500, all’altezza di Borghetto di Vara (La Spezia). Lo rende noto l’Anas. Migliora invece la situazione a Torino. A partire da questa mattina i Murazzi del Po sono nuovamente accessibili, dopo la chiusura al traffico veicolare e pedonale predisposta in via precauzionale dalla serata di venerdì. Lo riferisce il Comune.

Reazioni – Da Roma la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ha fatto sapere che “segue con attenzione le conseguenze del maltempo che sta colpendo diverse zone del nostro territorio nazionale, a partire dal bolognese”. Lo riferisce in una nota di palazzo Chigi aggiungendo che la premier “è vicina ai famigliari della vittima di Pianoro e si tiene in costante contatto con il Ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, e con il capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano“. Anche il ministro Guido Crosetto “segue con attenzione e ha disposto massimo supporto alla Protezione Civile con mezzi e personale delle forze armate”.

“Mi stringo alle comunità dell’Emilia-Romagna e delle altre regioni colpite dal maltempo. In particolare, il pensiero è rivolto al territorio bolognese, che piange una vittima, e ai suoi familiari, a cui rivolgo il mio cordoglio e le mie condoglianze”, dice il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

Le previsioni – Dopo l’ondata di estremo maltempo che ha colpito nelle scorse ora l’Emilia Romagna, le condizioni meteorologiche “stanno decisamente migliorando, le precipitazioni attualmente presenti sono perlopiù deboli, solo a tratti moderate e piuttosto irregolari”. Lo afferma il meteorologo Daniele Parolin di www.iLMeteo.it, sottolineando che “si va verso una cessazione dei fenomeni, anche con possibili schiarite soleggiate dal pomeriggio”. La settimana entrante, aggiunge l’esperto, “sarà caratterizzata da tempo più stabile“.