Costruire l’alternativa al governo Meloni partendo dal sud. È l’obiettivo della due giorni organizzata a Napoli dall’eurodeputato ‘dem’ Sandro Ruotolo. “Noi siamo maggioranza nel Mezzogiorno – dice Ruotolo – le europee hanno detto che le forze di opposizione sono maggioranza. Quindi dobbiamo consolidare il voto e dobbiamo lavorare per le politiche e anche per le amministrative. Da qui a un anno abbiamo la Campania, abbiamo la Puglia, avremo la Calabria, quindi dobbiamo costruire il fronte progressista”. Autonomia differenziata e lotta alle mafie sono alcuni dei temi trattati a Palazzo Caracciolo. “Stiamo assistendo ad un attacco alla democrazia – dice dal palco l’ex Procuratore nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho – e ce lo ricordano tutti i giorni o con comunicati stampa in cui si attaccano le decisioni dei giudici o con le leggi. E in questo senso – conclude il deputato M5s – il ddl Nordio va nella direzione opposta nella lotta alla criminalità organizzata, una lotta che sia aggiornata e adeguata alle evoluzioni dei sistemi criminali che oggi si confondono nelle economie legali e sono difficilmente individuabili. È un grave passo indietro”. Dagli interrogatori preventivi al limite di 45 giorni per le intercettazioni, sono diversi i punti sui quali la riforma della giustizia non convince. “Per liberarsi dalle mafie il ministro Nordio non ci da una mano, le leggi bavaglio, l’abolizione del reato di abuso di ufficio, la decisione di vietare le pubblicazioni degli atti sono tutte cose che non aiutano nella lotta alla corruzione e alla mafia. Io invece credo – commenta l’ex giornalista ed eurodeputato Pd Sandro Ruotolo – che i cittadini abbiano il diritto di sapere chi è il politico, l’imprenditore o il direttore di banca che ha davanti a se”.

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