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“L’esercito israeliano ha deliberatamente demolito una torre d’osservazione di Unifil in Libano. Violazione del diritto internazionale”

L’esercito israeliano ha “deliberatamente” demolito una “torre di osservazione” di Unifil in Libano. Lo denuncia la Forza di Interposizione delle Nazioni Unite in un comunicato. “Oggi – si legge – un bulldozer dell’Idf ha deliberatamente demolito una torre di osservazione e la recinzione perimetrale di una postazione Onu a Marwahin“. Unifil sottolinea: “Ancora una volta, ricordiamo all’Idf e a tutti gli attori i loro obblighi di garantire la sicurezza del personale e delle proprietà delle Nazioni Unite e di rispettare l’inviolabilità delle sedi Onu in ogni momento. Ancora una volta, notiamo che violare una posizione delle Nazioni Unite e danneggiare i beni dell’Onu è una flagrante violazione del diritto internazionale e della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza. Inoltre, mette in pericolo la sicurezza e l’incolumità delle nostre forze di pace, in violazione del diritto umanitario internazionale”.

La forza Onu poi aggiunge: “L’Idf ha ripetutamente chiesto all’Unifil di abbandonare le sue posizioni lungo la Linea Blu e ha deliberatamente danneggiato le posizioni delle Nazioni Unite. Nonostante le pressioni esercitate sulla missione e sui nostri Paesi contributori di truppe, le forze di pace rimangono in tutte le posizioni. Continueremo a svolgere i nostri compiti di monitoraggio e di segnalazione”.

La denuncia di Unifil arriva alla vigilia dell’arrivo di Antonio Tajani in Medio Oriente. “Sarò molto chiaro con le controparti israeliane: ogni attacco ai soldati della missione (Unifil, ndr) deve essere considerato come una grave violazione del diritto internazionale umanitario e della Risoluzione 1701”, ha detto il ministro degli Esteri, che sarà in missione in Israele e Palestina e, informa la Farnesina, “chiederà ulteriori assicurazioni per la sicurezza dei contingenti militari impiegati”. Nel frattempo il ministro della Difesa israeliano Yoav Galant ha visitato il confine settentrionale col Libano e ha fatto un bilancio della situazione: “Abbiamo prigionieri, che ci dicono cosa sta succedendo e che hanno una grande paura . Capiscono che c’è qualcosa che non sanno come affrontare. Tutta questa grande formazione chiamata Hezbollah sta crollando”. Parlando con le truppe, il ministro ha dichiarato che “nei villaggi di contatto l’Idf è passato dallo sconfiggere il nemico alla sua distruzione, in tutti i luoghi preparati da Hezbollah per fare un raid in Israele ci sono soldati dell’esercito e i terroristi non possono affrontarli”.