Il miglior indicatore di chi vincerà le elezioni presidenziali negli Stati Uniti potrebbe rivelarsi l’aumento delle diseguaglianze nel paese del sogno americano. Sebbene la voragine in cui la classe media è precipitata si sia aperta ben prima del Covid, è con la pandemia che gli americani si sono resi conto di scivolare inesorabilmente verso le classi più basse e la doppietta Biden-Harris è entrata alla Casa Bianca nel 2020, in piena pandemia.

Se è vero quanto i sondaggi riportano, e cioè che Trump è più popolare tra chi non è andato all’università ed ha redditi più bassi, mentre la Harris eccelle tra professionisti, laureati ed i più abbienti, l’impoverimento della popolazione americana durante la pandemia potrebbe significare una seconda vittoria di Trump.

Iniziamo dall’università. Un numero sempre minore di americani può permettersela, i costi sono proibitivi: le università migliori costano anche 90mila dollari l’anno ed in quattro anni si spendono 350mila dollari, per una famiglia mediana che guadagna 75mila dollari l’anno è impossibile affrontare questa spesa. Ma non basta, i giovani che decidono di indebitarsi per studiare devono fare i conti con salari futuri ed opportunità di lavoro meno allettanti di quelle dei loro genitori. Al momento ci sono più di 40 milioni di americani che devono pagare collettivamente 1.600 miliardi di dollari di prestiti contratti per studiare, una cifra che equivale a più del doppio del 2010. La domanda è: conviene indebitarsi per studiare?

A tutto ciò si aggiunge il debito delle famiglie che ha raggiunto il record di 18 mila miliardi di dollari, di cui più di mille miliardi appartiene alle carte di credito, che impongono tassi elevati. Come faranno gli americani a ripagarlo? Il debito pesa pesantemente sulle loro finanze e le prospettive non sono rosa.

La classe media americana non solo sprofonda nella povertà, diventa sempre più difficile entrarci. Secondo Bloomberg, per acquistare una casa, attributo fondamentale per far parte della classe media, il tradizionale 20 per cento di deposito ormai corrisponde all’83 per cento del reddito annuale medio, nel 2016 quando Trump vinse le elezioni era il 65 per cento. Come risparmiare abbastanza per permettersi un tale deposito? Comprare una macchina nuova, poi, costa almeno due settimane in più di lavoro per chi percepisce un reddito medio rispetto a quello che costava otto anni fa, e la spesa per la cura dei bambini equivale ad un terzo del reddito mediano settimane nel 2016 era meno di un quarto.

Gli americani possono permettersi sempre meno e diventano sempre più poveri e meno colti. Il 60 per cento degli appartenenti alla classe media sostiene che il costo della vita, ad esempio gli affitti o i mutui, colpisce così seriamente il proprio portafoglio che devono rinunciare ad attività che prima erano accessibili, dal comprare una macchina nuova alle vacanze. I più giovani che non possono permettersi di comprare una casa con i tassi al 6 per cento aspettano che si torni almeno al 3 per cento, ma questo livello non si verificherà fino alla prossima crisi ed a quel punto chissà cosa succederà all’occupazione?

Troppo poca attenzione è stata dedicata alle diseguaglianze economiche, il Partito democratico che ha governato negli ultimi quattro anni dovrebbe averne tenuto conto. C’è chi si domanda perché tanti soldi sono stati stanziati per guerre lontane e così pochi per i bisogni della classe media. Le promesse elettorali sono poca cosa, gli americani si sentono sempre più poveri e potrebbero penalizzare chi non ha prestato attenzione ai loro bisogni.

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